"Cinque anni di proroga delle concessioni delle spiagge demaniali non sono sufficienti per rilanciare gli investimenti e garantire l'occupazione. E' un provvedimento inadeguato per tutelare 30mila piccole e medie imprese del turismo balneare, per un sistema turistico costiero unico in Europa". Lo afferma Cristiano Tomei, coordinatore nazionale di Cna balneatori. "Nessuna contrarieta' e' stata espressa dall'Ue riguardo al provvedimento proposto dal governo spagnolo che prevede addirittura una proroga per le concessioni demaniali di quel paese di 75 anni. La mobilitazione della categoria annuncia Tomei - continua e si aprira' un confronto con il prossimo governo per risolvere in maniera positiva e definitiva questa vertenza che cancellerebbe il sacrificio di migliaia di famiglie che hanno lavorato per tanti anni per costruire questo sistema economico"
'Chiediamo con forza che il Parlamento vada avanti con l'emendamento che prevede, come primo rinnovo, di allungare le concessioni balneari esistenti di 30 anni, sulla base di quanto gia' fatto in Spagna'. Lo afferma il vicepresidente nazionale e presidente della Fiba-ConfesercentiAbruzzo, alla vigilia dell'assemblea degli 800 balneari abruzzesi che domani si riuniranno a Pescara, annunciando che la mobilitazione degli operatori del settore 'andra' avanti in tutta Italia'.
Al centro dell'incontro di domani ci saranno le ultime notizie sulla direttiva Bolkestein, il confronto con l'esperienza di Spagna, Portogallo e Croazia e la tutela del diritto all'impresa, dopo che il portavoce del Commissario europeo Barnier, Stefaan De Rynck, ha sottolineato come l'eventuale proroga di 30 anni delle concessioni demaniali marittime cosi' come proposto dal Parlamento italiano non 'sarebbe compatibile con quanto prevede il diritto comunitario'.
'L'emendamento - afferma La Torre - non e' stato ancora approvato e, quindi, e' inopportuno che la Commissione europea si esprima. Proprio per questo abbiamo fatto presentare dai membri italiani del Parlamento Europeo un'interpellanza. Non e' possibile che si plauda a provvedimenti di alcuni Paesi, mentre si respingono provvedimenti analoghi promossi da altri Stati. La nostra preoccupazione e' che ci siano altri interessi dietro questa vicenda. L'Italia vada avanti - sottolinea il presidente - e poi ce la vedremo con l'Europa'.
Dopo l'assemblea di domani e' prevista per venerdi' una riunione nazionale con i sindacati, oltre ad una manifestazione nazionale in Sardegna, a meta' dicembre, e a 'future iniziative a respiro europeo'. 'Stiamo anche valutando una petizione a livello comunitario - aggiunge La Torre - per la salvaguardia del diritto dell'impresa ad esistere, dato che si tratta di attivita' che, nonostante la crisi, sono sane. Uno stabilimento balneare non e' mai fine a se' stesso, ma - conclude - ha un indotto che fa lavorare tanti altri settori'.
"Esprimo soddisfazione per l'emendamento presentato dai relatori che proroga di 30 anni la scadenza delle concessioni demaniali marittime. Una norma che ci auguriamo sia condivisa non solo da tutta la Commissione ma anche dal governo. In tal modo si riesce a dare certezza e respiro alle aziende del settore che hanno investito su tale attività e che svolgono anche un'azione di tutela del nostro patrimonio e di incentivo al turismo. Gli stabilimenti balneari sono una peculiarità italiana che non possono essere messi a rischio".
Lo afferma il senatore Fabrizio Di Stefano del Popolo della Libertà.
"I relatori con questo emendamento dimostrano l'attenzione del Parlamento a tale questione per dare doverose risposte ad impegni presi in più occasioni con i concessionari. Ricordo, ad esempio, gli incontri avuti assieme al presidente Gasparri con gli operatori di Pescara. Auspico quindi che tale norma sia approvata e possa divenire legge al più presto".
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