"Il settore del farmaco biotech in Italia e' dinamico, altamente tecnologico e innovativo". Lo ha detto a L'Aquila il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, presente al convegno sul tema "Biotech e farmaco: nuove possibilita' di cura, un opportunita' per il Paese". "Con 175 imprese, 1.410 milioni di investimenti annui, 4.864 addetti in R&S, grandezze per il 75% determinate dall'industria farmaceutica, rappresenta - ha evidenziato - un valore per i singoli territori e una leva di crescita per l'intero Paese da valorizzare nel migliore dei modi". Per il presidente di Farmindustria "e' importante eliminare tutti gli ostacoli che impediscono l' accesso rapido ai medicinali innovativi, che in Italia possono arrivare fino a 2 anni dopo rispetto ai principali Paesi UE. Con conseguenze negative sia per i cittadini che per le imprese. Sono quindi necessari un quadro normativo stabile, condizioni competitive rispetto ai big Ue e tempi piu' brevi per l accesso all'innovazione e il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Senza poi dimenticare - ha infine osservato Scaccabarozzi - la tutela della proprieta' intellettuale".
"Le biotecnologie sono il settore in cui si deve puntare molto per la ripresa del Paese. In questo pezzo dell'Italia la ripresa economica ha un significato ancora più forte perchè si innesta con una situazione di crisi che deve essere assolutamente sentita come crisi nazionale quindi come crisi che non appartiene solo a questo territorio ma a tutto quanto il Paese. L'Aquila e' una ferita dell'Italia che il Governo deve risanare". Lo ha detto Gaetano Quagliariello, ministro delle Riforme Istituzionali, a margine del suo intervento al convegno organizzato a L'Aquila da Farmindustria, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano del ruolo delle biotecnologie nel territorio dove a 4 anni di distanza i problemi legati al terremoto sono ancora in gran parte irrisolti.
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Mille addetti cui se ne aggiungono 300 nell'indotto, una produzione annua che ammonta a 1 miliardo di euro, un export che pesa per il 32% sul totale manifatturiero e per il 48% sul totale hi tech. E' la fotografia dell'industria farmaceutica a L Aquila, tra i poli piu' importanti in Italia. Una realta' manifatturiera e di Ricerca di assoluto rilievo che ospita una due giorni sul biotech, oggi e domani. Evento che arriva nel capoluogo abruzzese dopo aver toccato nei mesi scorsi Reggio Emilia e Bari. Al convegno di stamane, dal titolo "Biotech e farmaco: nuove possibilita' di cura, un'opportunita' per il Paese", ospitato presso la tensostruttura dell'Universita', donata da Farmindustria subito dopo il terremoto del 2009, partecipano, tra gli altri, il ministro per le Riforme Costituzionali Gaetano Quagliariello, il presidente della Regione Giovanni Chiodi, la senatrice Stefania Pezzopane, il sindaco Massimo Cialente, il presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, il rettore Ferdinando di Orio, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e il presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria Eugenio Aringhieri. Di biotech si parlera' anche nel corso 'Biotecnologie e Medicina' in programma domani presso la stessa Universita' a partire dalle 8.30
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