Si aggrava il fenomeno delle ditte di costruzioni impegnate nella ricostruzione post-terremoto in difficolta' che, rimaste senza soldi, paralizzano i lavori mettendo a repentaglio le forme di assistenza ai cittadini rimasti senza casa. A tornare sul tema, denunciandone un aspetto nuovo, e' il presidente provinciale dell'Associazione costruttori, Gianni Frattale, secondo il quale 'grandi gruppi dell'edilizia stanno portando i registri in tribunale e avviando la vendita di rami d'azienda ad altri grandi marchi dell'edilizia'.
Un processo che mette a rischio tutta la filiera dell'indotto perche', evidenzia il presidente Ance, 'la ditta subentrante avrebbe tutto l'interesse a rigettare l'accollamento del debito pregresso con fornitori e subappaltatori, relativo ai cantieri gia' avviati e non completati, accollandosi solamente la responsabilita' dei nuovi contratti'.
Per Frattale 'questo meccanismo va fermato subito', di qui l'Ance 'invita a vigilare tutti i soggetti che hanno contatti con le imprese: amministratori di condominio, direttori dei lavori, sindaci, responsabili uffici speciali, presidenti dei consorzi e semplici cittadini'. Se necessario, conclude Frattale, 'vengano introdotte regole piu' severe contro l'eventualita' di avventurieri dell'edilizia'.
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