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Pubblicato il 03/10/2014 10:10

"Un patto etico con l'Agenzia delle Entrate"

agenzia delle entrate

"Tra l'agenzia e il contribuente va sottoscritto un patto etico con atteggiamento di grande rispetto e con l'offerta di servizi sempre piu' efficienti". Cosi' il nuovo direttore regionale dell'Agenzia delle entrate, Federico Monaco, che oggi all'Aquila ha fatto la sua prima uscita pubblica, in occasione di un convegno dedicato all'istituto della mediazione tributaria. Monaco e' subentrato a Rossella Rotondo andata a dirigere la Sardegna. Secondo Monaco, "tra le parti si deve invece creare un clima di fiducia, far comprendere che l'Agenzia delle entrate e' dalla parte del contribuente, che certo deve fare la sua attivita' di recupero e accertamento fiscale, ma dove c'e' effettivamente evasione, con atteggiamento di grande rispetto delle ragioni del contribuente, e poi deve offrire servizi sempre piu' efficienti". Che il dialogo porta molti piu' vantaggi dell'atteggiamento vessatorio e inquisitorio lo dimostra proprio la mediazione tributaria, istituto introdotto nel 2012 per importi inferiori ai 20 mila euro, e che prevede una sorta di accordo preventivo tra il contribuente moroso e l'Agenzia delle entrate per evitare controversie nei tribunali. Il contribuente ottiene uno sconto delle sanzioni, e si impegna a versare a stretto giro l'importo dovuto. Il vantaggio per l'erario e' quello di incassare subito, e risparmiare tempo e denaro per contenziosi giudiziari che in Italia possono durare anche piu' di dieci anni. "Il lavoro svolto da un gruppo misto di studio - spiega Monaco - ha preso in esame gli orientamenti giurisprudenziali delle Commissioni tributarie sulle controverse piu' diffuse in Abruzzo. Un lavoro prezioso che ci consente di sapere in anticipo in quali casi conviene la mediazione. Ed e' emerso contestualmente che la mediazione funziona, perche' il trend dei ricorsi e' notevolmente diminuita. Ed e' l'occasione per l'Agenzia per rivedere le sue pretese, in termini di sanzioni, riconoscere eventuali errori relative alla qualificazione di una imposta o di una sanzioni senza arrivare al giudizio tributario. Creando dunque un clima di fiducia e dialogo con il contribuente. "Il compito dell'Agenzia delle entrate - commenta a tal proposito Monaco - e' recuperare l'evasione a vantaggio di tutti i cittadini onesti, il resto spetta ala politica. Il problema dell'evasione in Italia e' molto significativo, ma lo e' anche a livello internazionale. Per contribuire a ridurre l'evasione ribadisco pero' che bisogna raffinare gli strumenti di colloquio con i contribuenti, ad esempio con un buon uso dell'informatica, introducendo strumenti come il modulo 730 precompilato, che semplifica la dichiarazione dei redditi"

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