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Pubblicato il 15/12/2014 12:12

L'Agenzia delle Entrate lancia un piano anti-corruzione

agenzia delle entrate, orlandi

L'Agenzia delle Entrate lancia un piano anti-corruzione che prevede l'attivazione di una mail per raccogliere le denunce dei dipendenti. ''Il fenomeno e' limitato ma lo faremo scomparire'', ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi invitando i dipendenti a denunciare ''con coraggio'' perche' ''saranno tutelati''

I dipendenti delle Entrate - ha detto la Orlandi - ''non possono limitarsi a girarsi dall'altra parte. Tutti devono credere che siamo imparziali e che rispettiamo la legge. Altrimenti il danno e' enorme. E non c'e' la scusa delle troppe norme, con un'ipertrofia normativa che porta all'anoressia etica''. La numero uno delle Entrate ha cosi' presentato una strategia che prevede interventi organizzativi ma anche ''un cambio culturale''. ''Stiamo lavorando ad un piano nazionale contro la corruzione - ha annunciato la Orlandi - Nei prossimi giorni metteremo a disposizione dei 40.000 dipendenti una mail per denunciare i casi di corruzione, in completa privacy e tutela. Ci saranno garanzie e per questo ho previsto che non ci si limiti alla mail ma che ci sia un vero e proprio centro di ascolto, con persone che raccolgano le denuncie e che ascoltino''. L'Agenzia, inoltre, sta lavorando anche alla creazione di un canale di confronto su questo tema con i cittadini perche' ''trasparenza e dialogo sono l'antitodo alla corruzione''. Il direttore dell'AGenzia ha invitato i colleghi a denunciare i casi di corruzione, ricordando la sua esperienza in Piemonte. Ha ricordato che ci sono gia' meccanismi organizzativi (il licenziamento senza attendere la condanna penale, la dichiarazione dei dati patrimoniale da parte dei dirigenti, la rotazione degli incarichi ogni 3-5 anni''. ''Non e' una delazione - ha spiegato - ma se siamo in un ufficio sappiano se qualcosa non va e il vero male, come dice Don Mazzi, e' in chi guarda e lascia passare''. A questo impegno sono chiamati anche i dirigenti ''perche' accettare un incarico non e' avere un pennacchio ma significa fare sacrifici, fare scelte, anche difficili''. La battaglia alla corruzione richiede anche un cambiamento culturale. ''Serve - ha spiegato la Orlandi - che il dipendente delle Entrate comprenda il valore sociale e civile del proprio lavoro''

 E' necessario prevedere, se non il raddoppio, almeno un allungamento dei tempi per la decadenza per l'evasione fiscale che ha risvolti penali. E' quanto afferma il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi parlando a margine di un convegno dell'imminente varo del decreto delegato che attua la riforma fiscale sulle sanzioni. ''Bisogna prevedere un allungamento dei tempi per le ipotesi di evasione piu' insidiose - afferma - se non il raddoppio per tutte le tipologie almeno un allungamento cosi' che si permetta di avere il tempo necessario per evitare che accertamenti complessi vengano vanificati dai tempi di prescrizione''.

Anche gli ispettori del fisco accenderanno un faro sull'inchiesta Mafia Capitale. ''Ci saranno senz'altro risvolti fiscali - afferma il direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi - Occorre pero' attendere la fine delle indagini per avere accesso ai documenti''. Rossella Orlandi ha parlato a L'Aquila a margine di un convegno organizzato dall'Agenzia delle Entrate sulla corruzione.


''C'e' liberta' di spostare la propria sede dove si ha l'attivita''' ma ci sono ''vari segnali'' da parte delle imprese che avevano scelto uno sede fiscale estera ''di rientro in Italia''. Cosi' il direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, a margine di un convegno a L'AQUILArisponde ad una domanda. ''Dopo il rientro del Gruppo Prada ce ne sono altri che stanno valutando di ritornare'', dice spiegando che ''ci vorrebbe un po' di orgoglio di appartenenza al Paese. Pensate la Mercedes fuori dalla Germania?''.

Rossella Orlandi risponde al tema della sede estera delle imprese sollecitata con una domanda sulla Fiat e sulle voci, poi smentite, del trasferimento all'estero della sede fiscale della Ferrari. ''Certo ci spiace della scelta di andare altrove, ma la Fiat ha spiegato le ragioni - afferma - Ma certo, anche dopo la vicenda del Lussemburgo e con la maggiore attenzione che c'e' a livello europeo ci sono vari segnali di rientro. Mi piacerebbe pero' anche segnare che serve orgoglio di appartenenza. In Germania ci sono le aliquote come quelle italiane eppure non credo che nessuno abbia immaginato che la Mercedes possa andare via dalla Germania''. Il direttore delle Entrate sottolinea che c'e' un nuovo clima in Europa che sta affrontando il tema della concorrenza sleale tra Paesi e sta moltiplicando gli accordi di cooperazione. Ma le novita' sono anche interne. Sono in arrivo i decreti attutivi sull'abuso di diritto, sulle sanzioni e anche sulla cooperative compliance. ''Ma siamo gia' in grado di dare certezze alle imprese' - spiega - C'e' il ruling che usiamo secondo lo standard Ocse che richiede pero' alle imprese di essere piu' trasparenti''

 

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