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Pubblicato il 09/09/2013 20:08

Il Blumm prize a Bruxelles

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Ricomporre lo scollamento tra istituzioni e cittadini attraverso il linguaggio trasparente e universale dell'Arte, segmento aperto in cui si riscoprono i valori etici, civici e sociali alla base del buon funzionamento di ogni società civile. Un dialogo reso possibile da sperimentazione e ricerca multidisciplinare, e percorso attraverso un pensiero condiviso - ideato, costruito e realizzato - con la più alta forma d'espressione dell'essere umano: l'arte. Questo l'intento con cui nasce il Blumm Prize che per la sua prima edizione ha scelto la sede istituzionale per eccellenza del rapporto tra istituzioni e cittadini: Bruxelles. Protagonisti dell'evento 20 artisti indipendenti under 40 : Richard Loskot, Repubblica Ceca - Jacopo Mazzonelli, Italia - auroraMeccanica, Italia - Davide Balliano, Italia - Yael Plat, Israele - Cagdas Sari, Turchia - Michele Spanghero, Italia - Matteo Fato, Italia - Dusica Drazic, Serbia - Andrea Mastrovito, Italia - Leonora Hamill, Francia - Jonathan Sullam, Belgio - Simone Bergantini, Italia - Ivan Moudov, Bulgaria - David Rickard, News Zeland GB - Afterall, Italia - Ygor Eskinja, Croazia - Claude Collins-Stracensky, U.S.A. - Maria Elisabetta Novello, Italia - Lamberto Teotino, Italia; sono stati invitati a esporre le opere con cui hanno cercato di reinventare e reinterpretare i valori attraverso cui si sviluppa quel vivere collettivo che non può prescindere dal rapporto tra pubblico e privato: un concept che coinvolge aspetti legati all'etica, al senso civico, alla società, focalizzando l'importanza della fiducia nel rapporto tra interlocutori pubblici e privati come garanzia di efficienza dei servizi e strumento di sensibilizzazione civica su valori e principi condivisi.

Presso l'Ambasciata italiana di Bruxelles, alla presenza dell'ambasciatore Alfredo Bastianelli e lo scrittore cinese Jun Chang, si inaugura l'esposizione con una serata che si concluderà con la premiazione del primo vincitore del Blumm Prize cui sarà consegnato un premio in denaro di 9 mila euro. A sceglierlo il Comitato Scientifico composto dall'ideatore del Premio nonché presidente dell'Agenzia di comunicazione Pomilio Blumm Franco Pomilio, dalla critica e curatrice del Blumm Prize Martina Cavallarin, dalla curatrice aggiunta Simona Gavioli, dalla direttrice di DROME magazine Rosanna Gangemi, da Vania Gransnigh, Conservatore dei Musei di Udine e Casa Cavazzini, della giornalista esperta in comunicazione applicata della Arti Contemporanee Paola Marino e dal gallerista Rizziero Di Sabatino.

In nome di quell'accessibilità intrinseca nel concetto di trasparenza, gli ideatori e i curatori del Premio hanno anche pensato ad attribuire un secondo riconoscimento che arrivasse a uno degli artisti da parte di chi, di quelle opere, è il reale fruitore: il pubblico. Dal 1 agosto 2013 è infatti stato possibile votare le opere direttamente sul sito www.blummprize.eu, per decretare un vincitore del Blumm Prize On line, del valore di mille euro. Chi ha votato le opere ha potuto consultare i curriculum completi, il percorso artistico e la biografia dei singoli artisti. "Ciò che troviamo interessante - dice la Cavallarin - è conoscere la storia dell'artista, la sua ricerca, la temperatura dei differenti lavori che possono essere su più linee concettuali all'insegna del metalinguaggio e dell'interdisciplinarità compresi nello svolgersi del suo intero cammino professionale". "Il Blumm Prize - sottolinea Franco Pomilio - chiama gli artisti a esprimere la loro creatività sulla trasparenza tra istituzione e cittadino, ovvero il rapporto più trasparente tra cittadino e spesa pubblica, dove le istituzioni hanno il compito di sensibilizzare su valori e servizi quindi su una parte estremamente volatile, ma anche perno di un comune e civile sentire".

Ulteriore testimonianza dell'attenzione rivolta ai giovani è l'Art Award Under 20 la cui prossima edizione, quella del 2014, sarà presentata proprio in occasione del BLUMM PRIZE di Bruxelles. Si tratta di un premio, promosso dal laboratorio formativo Blumm Academy, rivolto agli studenti dei licei artistici di tutta Europa e del bacino del Mediterraneo, chiamati ad interpretare, attraverso le arti visive, con differenti codici e tecniche, il "concetto" di rinoceronte simbolo non solo della straordinaria evoluzione della specie, ma anche emblema moderno e riconoscibile della lunga storia imprenditoriale della Pomilio Blumm.

L'Etica è un ramo della filosofia fondante della Pomilio Blumm, l'Ideas Company che ha promosso il premio, e del suo modo di intraprendere la propria mission. In quanto legata ai valori più profondi e nobili dell'esistenza Pomilio Blumm intende partecipare al sostegno e all'alimentazione della cultura e della formazione attraverso l'istituzione di questa iniziativa dedicata all'Arte Contemporanea, segmento basilare del progresso e del cammino dell'uomo. Il BLUMM Prize vuole quindi sottolineare l'urgenza dell'Arte Contemporanea di porsi di fronte alle esigenze del vivere civile in un rapporto di scambio e compenetrazione tra Arte e Vita. Occorre focalizzare lo sguardo sulla necessità e sull'urgenza di vedere l'Etica come un punto di connessione tra tutte le sfere dell'esistenza attraverso opere che raccordino modalità concettuali e processuali come la Postproduzione, la Sostenibilità Ambientale, l'Arte Relazionale e Sociale, la Coscienza Civile.

BLUMM Prize come occasione di allargamento, avanzamento, progresso. BLUMM Prize come possibilità che le Arti contengano e sprigionino attraverso l'opera dell'artista, impertinenza che veicola i significati del mondo, trasformazione a connessione accelerata, inciampo tra bellezza e imperfezione, disorientamento e impermanenza, responsabilità e partecipazione.

Ogni forma di comportamento, la presenza fisica, il gesto, l'azione, l'esistenza e l'essere nel mondo, tutto è Arte. La cosa più insignificante striscia sotto la pelle delle strutture fisiche e mentali e aziona un pistone che batte a catena, in cinetico processo, per contribuire al flusso delle cose dell'universo. L'arte per i suoi infiniti del senso, è un'identità che si può definire di matrice rizomatica. Gilles Deleuze e Felix Guattari nell'ultimo libro scritto insieme teorizzano l'intreccio delle tre discipline della conoscenza - filosofia, arte, scienza. Precedentemente, per distinguere e sottolineare un tipo di ricerca filosofica che procede per moltiplicazioni e innesti, senza zone d'entrata o uscita definite, senza gerarchie interne, usano la metafora del rizoma. Lo scrittore e poeta Edouard Glissand che ha dedicato la sua vita a studiare il concetto d'identità osteggiando i totalitarismi, ha beneficiato del significato sul rizoma dato dai due filosofi. Si tratta di una radice, l'iris per esempio, che a differenza degli alberi o dei loro bulbi, collega gli organismi e mette in gioco regimi di segni o non-segni molto differenti. Rispetto ai sistemi centrici o policentrici con collegamenti prestabiliti, il rizoma è un sistema acentrico, non gerarchico e non significante. Tale allargamento e allungamento delle relazioni tra sfere dell'esistenza può aprire davvero la probabilità a un vivere migliore, antropologico e ambientale

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