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Pubblicato il 07/09/2012 07:07

Mostra di Santo Stefano di Sessanio, ancora qualche giorno

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L'esposizione, dedicata al Paesaggio voluta e realizzata da Museo degli UFFIZI di Firenze, rimarrà aperta fino al 30 settembre

Prosegue sino al 30 settembre a S. Stefano di Sessanio la mostra dedicata al Paesaggio voluta e realizzata da Museo degli UFFIZI di Firenze, per rinnovare la 'condivisione di affetti' tra Firenze e Santo Stefano di Sessanio. La mostra propone 29 opere inedite e mai viste di artisti noti e di maestri di minor fama ma non per questo di minor pregio e poesia. Le opere esposte, provenienti dal patrimonio del museo fiorentino, che andranno a impreziosire la sede municipale (predisposta magistralmente dagli allestitori della stessa Galleria) e alcuni suggestivi e caratteristici locali distribuiti nel centro storico del borgo - Le Carceri e le Botteghe dell'artigianato domestico, dei decotti e dei fermentati, messi a disposizione dall'Albergo Diffuso Sextantio, - riproponendo una formula itinerante che la scorsa edizione aveva riscosso un ottimo consenso.

Tra queste opere spicca una riproduzione della Piazza della Signoria mai vista prima, lastricata di una pavimentazione rosso fuoco che venne poi rimossa nei secoli successivi, ed un piccolo Bronzino, anch'esso inedito, che ritrae un paesaggio di campagna di incredibile poesia. La scelta delle opere ha un filo conduttore legato a elementi antropologici ma soprattutto celebra l'integrita' paesaggistica caratteristica della montagna Abruzzese e in particolare di questo piccolo borgo montano, difesa da tempo dall'amministrazione comunale, dagli enti e dai privati che hanno creduto nella tutela e nella cultura come risorse fondamentali dell'economia locale. Il Seicento e' il secolo per eccellenza della pittura del paesaggio e gli artisti che maggiormente ritrassero il paesaggio italiano, riuscendone a cogliere la poesia e le infinite sfaccettature, sono per lo piu' olandesi, fiamminghi, francesi e tedeschi che videro nell'Italia e Roma un soggiorno obbligato per progredire nella loro conoscenza. Mentre per gli Italiani rilevante sara' l'opera di mecenatismo svolta da Cosimo II de' Medici. Gli artisti si sforzarono di operare distinzioni tra paesaggio "ideale" (o "eroico") e "pastorale", cui si aggiungera' in seguito il sottogenere "veduta", inteso come la rappresentazione obiettiva di una particolare localita'. Infine preziosi marmi romani avranno il compito di illustrare i sentimenti degli antichi nei riguardi di quegli stessi temi esibiti nei quadri. Il Borgo di S. Stefano di Sessanio da circa un decennio si distingue, nel panorama italiano, per un progetto inedito di tutela del territorio e del patrimonio storico.

Il Progetto e' stato da sempre fortemente voluto e realizzato da una sinergia e alquanto inedita per l'Italia, tra il Comune, il Parco Nazionale Gran Sasso - Monti della Laga, la Regione, privati imprenditori e gli stessi abitanti del borgo.

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