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Pubblicato il 10/07/2014 15:03

Encomio del presidente Napolitano per la mostra "Un Mondiale nel Pallone"

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Encomio del Presidente della Repubblica per la mostra "Un Mondiale nel Pallone", collezione di Renato Mariotti di Loreto Aprutino in esposizione a Palazzo de' Mayo, in corso Marrucino a Chieti; la lettera di apprezzamento e saluti del Presidente e' stata inviata dal prof. Carlo Guelfi, Direttore della Segreteria di Presidenza della Repubblica, a Pasquale Elia, presidente dell'Associazione Erga Omnes di Chieti, che ha organizzato la mostra. Per questo motivo e per molte richieste pervenute, la Fondazione Carichieti ha deciso che la mostra, ad ingresso libero, sara' aperta non piu' fino al 13 luglio ma fino al 17 agosto, seguendo l'orario estivo: 19-23 da martedi' a domenica. La mostra, attraverso l'esposizione di palloni, guanti, medaglie commemorative, scarpe da calcio, tacchetti, biglietti d'ingresso allo stadio e giornali sportivi, ripercorre la storia dei Mondiali partendo da quelli disputati nel 1930 in Uruguay fino ai giorni nostri. In mostra anche il pallone di fine '800 con il quale e' stata disputata la prima partita di calcio internazionale riconosciuta dalla Uefa: Scozia - Inghilterra (1872). La storia del calcio viene rappresentata anche attraverso le sue curiosita', come ad esempio la vicenda dei fratelli Adolf e Rudolf Dassler: nella collezione di Renato Mariotti c'e' infatti la scarpa da loro prodotta nel 1925, antecedente al loro diverbio e divisione in Puma ed Adidas. In collezione anche un'altra curiosita' legata al primo mondiale del 1930, ossia i due differenti palloni con i quali vennero giocati i due tempi della finale: l'arbitro designato, il belga Jean Langenus, ad inizio incontro risolse infatti cosi' il bizzarro litigio per il quale ciascuna squadra, Uruguay e Argentina, voleva giocare con il proprio pallone da calcio. La finalita' piu' importante della mostra, oltre a proporre alle nuove generazioni, alle nuove leve calcistiche, una diversa prospettiva del "giuoco del calcio", e' la raccolta fondi per l'Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica), chi fa una donazione partecipa all'estrazione del pallone originale in uso, nel secondo dopoguerra, nelle scuole calcio inglesi. 

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