La riduzione del potere d'acquisto delle famiglie continua a riversarsi direttamente sul carrello alimentare, con una flessione della spesa per il cibo del 2 per cento da inizio anno ma che sfiora il 12 per cento rispetto ai livelli pre-crisi (dai 129 miliardi del 2007 ai 114 miliardi del 2013). Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai datiIstat ai dati Istat su "reddito e risparmio delle famiglie" nel primo trimestre 2014. In sei anni gli italiani hanno visto il reddito reale disponibile erodersi del 10,2 per cento e la disoccupazione salire ai massimi dal 1977 -osserva la Cia-. Di conseguenza, il calo della domanda domestica e' diventato strutturale, andando a coinvolgere non piu' solo il "superfluo" ma anche beni primari come gli alimentari.
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