"Dobbiamo far passare dei messaggi che non istigano a odio e violenza. Sicuramente non sara' il mio compito di rispondere alla violenza con la violenza. Il mio compito e' quello di dare una guida ai nostri giovani, all'Italia, perche' l'Italia non e' razzista e chi vuole soffocare questa parte dell'Italia non razzista fara' fatica a farlo". Lo ha detto il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, a Pescara, parlando alla giornata della 'Carovana della libera circolazione'
"Noi insieme sicuramente ce la faremo - ha proseguito - a far vedere che l'Italia non e' cosi' perche' non ne ha bisogno solo la sottoscritta e non sono solo attacchi personali, non e' un attacco alla mia persona, ma credo che e' l'Italia che in questo momento ha bisogno di far vedere in tutto il mondo, a tutti i nostri figli di che cosa siamo capaci e sicuramente non risponderemo mai con la violenza". Secondo Kyenge bisogna "trovare un dialogo e una comunicazione trasparente e rispettosa verso tutti e noi questo insegnamento lo dobbiamo dare, lo dobbiamo fare per chiunque guarda gli occhi delle istituzioni con speranza"
"Non possiamo andare avanti con una politica dell'emergenza. L'immigrazione ne sta risentendo. Noi dobbiamo riuscire a leggere dieci anni di sbarchi a Lampedusa e tradurli in una politica di prevenzione e di sistema, dare delle risposte". Lo ha detto il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge, a Pescara, nel corso del suo intervento alla giornata della "Carovana della libera circolazione".
"Sicuramente non scendo allo stesso livello", dice il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, a margine della giornata della 'Carovana della libera circolazione', rispondendo ai giornalisti a proposito delle offese ricevute dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. "Non e' un fatto personale. Per me il caso non si e' mai aperto perche' non e' un caso personale", ribadisce. Il ministro Kyenge, poi, rispondendo a chi le domandava se avesse intenzione di intraprendere azioni legali, ha detto: "Per conto mio, no". "Le dimissioni non le richiedo", ha proseguitp il ministro dell'Integrazione. "Questo - ha proseguito - non e' un punto che mi riguarda. Per me il caso personale non si e' mai aperto. Io pongo un 'altra questione, una riflessione sul ruolo di chi riveste una carica pubblica".
Kyenge ha proseguito: "Non sarà mio compito rispondere alla violenza con la violenza. Il mio compito sarà quello di indicare ai giovani un esempio. Compito dell'Italia è far vedere a tutto il mondo ciò di cui siamo capaci. Abbiamo una sfida quella dell'expo per far vedere ai mercati Esteri le nostre potenzialità. Questo è uno dei messaggi che dobbiamo lanciare anche in tema di cittadinanza".
Le reazioni alla provocazione di Forza Nuova
La Digos di Pescara sta facendo degli approfondimenti sull'episodio dei cappi posizionati, questa notte, nel perimetro della Provincia di Pescara, per protestare contro lo ius soli. In mattinata la Provincia ha ospitato la giornata della "Carovana della libera circolazione", con la partecipazione del ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge. Le conclusioni degli approfondimenti della digos potrebbero poi essere trasmesse alla procura di Pescara. Comunque il materiale rimosso e' ancora al vaglio degli investigatori
"Come al solito Forza Nuova si dimostra una forza retriva e figlia di un bigottismo culturale senza precedenti. Contestiamo la volgarita' e la violenza della loro protesta, fatta con cappi, contro l'immigrazione e lo ius soli in occasione della venuta del ministro della Repubblica Italiana Kyenge". Lo afferma il coordinamento comunale di Sinistra Ecologia e Liberta' di Pescara, citta' nella quale stamane e' presente il ministro per un incontro dibattito su "Immigrazione, emigrazione e cittadinanza".
"Nel ribadire la ferma condanna di questo atto fascista e la piena solidarieta' al Ministro Kyenge, Sinistra Ecologia e Liberta' - informa una nota - si impegnera' affinche' venga approvata dal Parlamento una legge che riconosca la cittadinanza ai figli degli immigrati nati nel nostro paese (ad oggi sono circa 700.000 mila) che vivono qui, studiano qui e sono perfettamente inseriti nel tessuto sociale del nostro paese. Anche a Pescara esistono tantissimi stranieri regolari che lavorano e pagano le tasse o che sono nati qui e a cui non capiamo perche', nonostante abbiano i nostri stessi doveri, non possano essere corrisposti gli stessi diritti. Sel organizzedra' un presidio pacifico e culturale contro ogni gesto di intolleranza e fascismo".
"Nessun commento". Cosi' il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge, a Pescara, a margine della giornata della "Carovana della libera circolazione", ai giornalisti a proposito dei cappi posizionati da Forza Nuova nel perimetro esterno della Provincia di Pescara per protestare contro lo ius soli.
"Riaffermo tutta la mia solidarieta' e vicinanza al ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, dopo il triste e inaccettabile episodio verificatosi a Pescara, per mano di alcuni militanti di Forza Nuova". Lo ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, che ha aggiunto: "Ogni rigurgito di intolleranza e di razzismo va condannato con fermezza". Lo rende noto l'ufficio stampa del Sottosegretario Giovanni Legnini.
"Esprimo totale indignazione e prendo le distanze dalle affermazioni del vicepresidente del Senato contro il ministro Kyenge perche' non e' accettabile che un esponente delle istituzioni offenda una persona, una collega in questo modo. Il razzismo nella nostra societa' non puo' e non deve avere piu' spazio". Con queste parole, scandite tra gli applausi dei presenti, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha accolto il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge oggi a Pescara per presentare la "Carovana della libera circolazione" e per parlare di immigrazione, emigrazione e cittadinanza. "Sono sicuro - ha detto Testa nel suo discorso introduttivo - che il ministro sapra' dare un'accelerata alle tematiche che riguardano l'immigrazione. Il Papa nei giorni scorsi a Lampedusa ha parlato di 'globalizzazione dell'indifferenza', ed e' tristemente vero che oggi la sofferenza altrui ci sembra 'normale'. Ecco, credo che dobbiamo ripartire da qui per cambiare atteggiamento, accrescere il senso dell'accoglienza verso gli altri che, soprattutto nella nostra citta' sono sempre piu' numerosi - basti pensare che dal 2002 al 2012 il numero di cittadini immigrati e' triplicato passando da duemila a seimila. Sono convinto - ha aggiunto Testa - che il ministro sapra' andare avanti in maniera spedita per costruire un'Italia piu' evoluta". Il ministro Cecile Kyenge ha poi preso la parola e sottolineando che "non rispondero' mai alla violenza con la violenza e non chiedo le dimissioni di nessuno ma soltanto di riflettere sul ruolo di chi riveste una carica pubblica", e' poi entrata nel merito della questione. "Dovremmo avere una cultura dell'integrazione - ha detto - le persone sono cambiate, ma la storia e' rimasta uguale. Non e' possibile che oggi la libera circolazione riguardi solo le merci e non le persone. Non dobbiamo spegnere la speranza ma andare oltre e dare concretezza, rafforzando l'identita' dell'Italia con tutte le culture. Anche i nostri italiani all'estero - ha proseguito il ministro - sono spesso vittime di stereotipi: per questo noi vogliamo rivedere tutto il progetto della cittadinanza, e fare dell'integrazione il faro di tutte le politiche. Ce la faremo insieme a far vedere che l'Italia non e' un Paese razzista ma dove e' possibile la convivenza, basta dunque con una politica dell'emergenza e avanti con una fatta di risposte concrete". Infine il ministro ha ricordato che il lavoro che sta portando avanti "e' trasversale insieme agli altri ministeri e con l'aiuto dei sindacati. A fine mese - ha concluso - avremo il piano triennale contro il razzismo che sara' applicato in tutte le regioni". La giornata della Carovana e' proseguita poi con l'intervento di numerosi relatori. Il presidente Testa ha donato al ministro la tela della Figlia di Jorio e una targa ricordo. "Condanniamo con formezza questi gesti inqualificabili che denotano solamente un alto grado di incivilta' soprattutto su un argomento importante e delicato come quello affrontato oggi nel convegno a Pescara. A nome mio personale e quello del Pdl abruzzese esprimo la solidarieta' al ministro Kyenge". Cosi' in una nota il coordinatore regionale del PdL Abruzzo Onorevole Filippo Piccone, in merito al gesto che alcuni militanti di Forza Nuova hanno avuto in occasione di un convegno sull'immigrazione a Pescara dove ha preso parte il Ministro per l'integrazione Cecile Kyenge
"Esprimo tutta la mia solidarieta' al ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge". Lo dichiara l'onorevole Vittoria D'Incecco, che esprime profondo sdegno contro il vile atto di Forza Nuova che si e' verificato a Pescara. "Si tratta di un episodio grave - prosegue l'onorevole D'Incecco - che e' assolutamente da condannare. Mi preme inoltre ribadire la mia vicinanza e sostegno al prezioso lavoro e impegno del ministro Kyenge"
"Come assessore alle Pari Opportunita' e come donna, sento il dovere di esprimere la mia personale solidarieta' al Ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, fatta oggetto di parole inaccettabili da parte del Vice Presidente del Senato, Roberto Calderoli". Lo afferma l'assessore al Comune di Chieti Emilia De Matteo. "Ho avuto occasione di conoscere Cecile Kyenge stamane a Pescara in un incontro organizzato dall'Aiccre Abruzzo sul tema 'Emigrazione, immigrazione e cittadinanza'. Ho molto apprezzato - prosegue De Matteo - il suo approfondito intervento sul fenomeno immigrazione che ha posto in evidenza l'importanza della memoria per noi italiani che abbiamo vissuto di emigrazione. Il Ministro ha, inoltre, parlato della nuova cittadinanza inclusiva che ha come obiettivo principale l'integrazione nel segno dell'accoglienza e della civile convivenza. L'Italia, ha sottolineato Kyenge - ed io condivido tale opinione - non e' un paese razzista. L'Italia e l'Europa devono lavorare insieme per avere un percorso condiviso sull'immigrazione. In generale, dobbiamo combattere ogni forma di insulto, offesa e violenza a chiunque rivolte: sia esso uomo o donna, minore o adulto ed a qualsiasi popolo - cultura - religione - appartenga. L'Italia ha un patrimonio di storia, di cultura, di conoscenza e di professionalita' che puo' garantire un posto di primo piano nello scenario europeo e mondiale; ma puo' garantire soprattutto l'accoglienza di quanti scelgono di vivere libero nel nostro paese rispettandone le leggi. Dire basta all'incivilta', alla maleducazione in tutte le sue forme - conclude l'assessore De Matteo - puo' contribuire allo sviluppo di una cultura che sottolinei la necessita' del pieno rispetto della persona, promuovendo un ruolo attivo degli individui nella lotta contro ogni forma di intolleranza".
"Sconcerto e delusione" per le offese al ministro Cecile Kyenge vengono espressio in una nota dalla consigliera regionale del Pd Marinella Sclocco.
"Ero presente stamane in Provincia all'incontro con il ministro Kyenge. Ho avuto modo di apprezzare personalmente il suo spessore d'animo, la forza e la convizione nella missione che compie ogni giorno a favore dell'integrazione. Vorrei esprimere in mio disappunto e la mia solidarieta' - afferma Sclocco - per gli spiacevoli atti offensivi nei confronti della sua persona e di comunicarle il mio impegno per l'integrazione. Chiaramente, lei non si lascia intimidire da simili orrende e disdicevoli cadute di stile. In questo il mio sostegno, in particolar modo quando determinati atti sono a sigla di Forza Nuova che ancora una volta usa la violenza il vilipendio per esprimersi. Un atto vigliacco e consapevole di reato - conclude la consigliera regionale - visto che perpetrato di notte".
"Esprimo a nome mio personale e dell'intera citta' di Pescara, oltre che della nostra amministrazione comunale, la ferma condanna per il gravissimo episodio messo in atto quest'oggi da un movimento politico nei confronti di un Ministro della Repubblica, un rappresentante dello Stato, ed esprimo nei confronti del Ministro per l'Integrazione Kyenge la massima solidarieta' e vicinanza. Pescara non e' una citta' razzista, anzi e' la citta' dell'accoglienza, della solidarieta' e della prossimita', e non tolleriamo simili comportamenti che superano i limiti del decoro e del legittimo scontro politico. E' evidente che tale episodio non e' una ragazzata, ne' puo' essere considerata una bravata e sono certo che dagli Organi Inquirenti sara' fatta piena luce e verra' garantito il rispetto della persona". Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando quanto avvenuto oggi, ossia la collocazione di cappi all'ingresso della Provincia di Pescara dove in mattinata era atteso il Ministro Kyenge. "E' purtroppo sempre piu' evidente che tali episodi siano figli di un clima politico avvelenato, a livello locale cosi' come a livello nazionale - ha sottolineato il sindaco - in cui si fa sempre piu' fatica a distinguere la polemica politica dall'attacco personale che, in questo caso, ha generato un grave atto di intolleranza nei confronti di un Ministro della Repubblica, un rappresentante dello Stato, dimostrando peraltro anche assenza di rispetto per la persona e per i principi della Costituzione. Esprimo biasimo per tale comportamento sconcertante: un cappio appeso non ha alcuna utilita' nell'ambito di uno scontro politico dove non va mai perso il senso della correttezza e del rispetto reciproco, un cappio non aggiunge nulla alla forza di un messaggio politico, ma, com'e' accaduto oggi, offende la dignita' di un'intera cittadinanza che non si riconosce in tale gesto. Pescara e' una citta' straordinaria, che ha fatto della solidarieta' uno stile di vita, un comandamento, un obbligo morale, Pescara non e' una citta' razzista, ma e' la citta' dell'accoglienza come puo' testimoniare la numerosa comunita' straniera che ha scelto di vivere nel capoluogo adriatico, seppur tra le mille difficolta' legate al fenomeno dell'immigrazione e al doversi adattare comunque al territorio e alle sue specificita'. Al Ministro Kyenge - dice infine Albore Mascia - porgo le scuse a nome della citta' che amministro e che sicuramente si associa al mio rammarico, ma soprattutto chiedo l'intervento autorevole e tempestivo delle Autorita' preposte, perche' quanto accaduto oggi impone un rigoroso intervento istituzionale al fine di ripristinare i limiti della normale e legittima dialettica politica"
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