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Pubblicato il 30/05/2014 10:10

Pescara-Parigi sola andata

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di Giulia Grilli

"Paris is always a good idea" diceva Audrey Hepburn nella celebre pellicola cinematografica Sabrina, ed effettivamente come darle torto? Raggiungere la città de l'amour per perdersi tra arte, vicoli, bistrot, moda e storia stuzzica la curiosità di qualsiasi viaggiatore romantico. E allora prenotare un biglietto aereo per Parigi in partenza da Pescara ogni lunedi, mercoledi e venerdi diventa davvero una buona idea. Dopo due ore di volo con atterraggio sulle piste di Beauvais, non resta che salire sul pullman con destinazione Porte Maillot-Paris. Il viaggio dura circa un'ora, ma l'attesa per la meta tanto desiderata rende il tragitto stranamente breve.

 

Il Musée du Louvre, la Tour Eiffel, il Musée D'Orsay, Nôtre Dame, gli Champs Elisée e Montmartre sono alcune delle tappe obbligatorie del soggiorno parisien. Mappa in mano e biglietti della Metro in tasca bisogna essere preparati a camminare per ore, attendere file interminabili per l'ingresso di ogni singola visita, nella speranza che il tempo regali un tiepido sole. Ovviamente l'ombrello resta un fedele compagno in ogni momento della giornata.

 


Su la rive droite, tra Rue di Rivoli e la Senna, con quasi 9 milioni di visitatori l'anno, il Museo del Louvre è tra i più famosi al mondo. L'ingresso nel cortile centrale è costituito dalla celebre piramide, inaugurata nel 1989 e voluta dall'ex presidente francese François Mitterand. Per evitare di percorrere una coda chilometrica è sufficiente scegliere un'entrata secondaria, ovvero quella del Corrousel du Louvre che conduce al centro commerciale all'interno della struttura. Il corridoio principale porta alla biglietteria del museo. Visitare tutte le collezioni e le tre ali del Louvre (Richelieu, Sully e Denon), ognuna a differenti livelli, è quasi impossibile. Il circuito dell'Egitto faraonico, con la statua della seduta di Ramses II, lo Scriba accovacciato, sarcofagi e geroglifici, è sicuramente imperdibile. Come imperdibili sono La Gioconda di Leonardo da Vinci, Le Nozze di Cana del Veronese, La Venere di Milo, Psiche rianimata dal bacio dell'Amore di Canova.

 

 

 

 

Abbandonato il Louvre, attraversando la Senna, è possibile arrivare in qualche minuto al Museo d'Orsay, dove potrete trovare i capolavori dell'Impressionismo e del Post-Impressionismo. Contemplare le tele di Monet, Cézanne, Manet, Renoir, Degas, Sisley, Pissarro, Morisot, Caillebotte, Gauguin, Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Courbert è un'esperienza davvero unica. Fino al 6 Luglio, inoltre, il museo presenta un'esposizione temporanea molto interessante: Van Gogh-Artaud. Le suicidé de la société che si snoda in una quarantina di quadri, disegni e lettere di Van Gogh, e una selezione di opere grafiche del disegnatore-poeta. Lo spunto della mostra nasce da un saggio di Antonie Artaud che accusò l'intera società di aver spinto Van Gogh al suicidio mostrandogli indifferenza e impedendogli di rivelare scomode verità.

 

 

Altro giorno, altra meta. Montmartre, la terre libre des artistes. Una collina mozzafiato che sovrasta Parigi, frequentata in passato da Renoir, Picasso, Toulouse-Lautrec e soprattutto Suzanne Valadon e Maurice Utrillo, madre e figlio, che, forse, sono tra coloro che hanno incarnato al meglio lo spirito del quartiere. La passione che pervadeva le strade di Montmarte alla fine del 1800 infiammava i cuori degli abitanti, tra Le Chat Noir e Le Lapin Agile. Oggi resta una delle maggiori attrazioni turistiche di Parigi, e la Basilica del Sacré Coeur con la sua imponente mole bianca è in grado di rapire lo sguardo già dai primi gradini della scalinata. Il Musée de Montmarte con i giardini di Renoir e l'histoire de la butte e l'Espace Dalì sono nascosti nei vicoli di questo cuore artistico e romantico da cui è possibile scorgere squarci indimenticabili della città.

 

 

Impossibile non ammirare la cattedrale di Nôtre Dame, su l'Ile de la Cité, una delle strutture gotiche più affascinanti del mondo. La delicatezza dei particolari, i simbolismi e l'imponenza rendono quasi difficile credere che questa sia opera dell'uomo. Trovandosi in zona potrete passeggiare tra le bancarelle del mercato dei fiori, dove si possono acquistare anche mini piante di Baobab da "coltivare" in casa. Cosa fare dell'albero quando inizia a crescere troppo resta un mistero. Da non perdere il gelato da Berthillon, una vera libidine in rue Saint Louise en l'île, dove molto spesso l'attesa dei clienti si trasforma in una lunga coda per strada.

 

Ed ecco il momento della Tour Eiffel, simbolo mondiale di Parigi, che con i suoi 324 metri è la struttura più alta della città. Per salire fino in cima si possono attendere i tempi dell'ennesima folla di turisti in fila per i due ascensori trasparenti, oppure, per i più sportivi e coraggiosi, non resta che scalare i 1665 gradini. Ritornando poi su la rive droite, è d'obbligo percorrere gli Champs Elisée, e ancora Rue Saint-Honorè e raggiungere Place de la Madaleine e l'Opera. Per fare un vero shopping parigino è bene recarsi nel Marais, ex quartiere ebraico diventato negli ultimi anni un alternativo centro della moda. Fermatevi in uno dei piccoli bistrot e assaggiate un tagliere di formaggi francesi, unici nel loro gusto, accompagnandoli con un buon bicchiere di vino rosso. Non ve ne pentirete.

 

 

Ma Parigi è ancora il Moulin Rouge, Pigalle, il Centre National d'art e de culture Georges-Pompidou, il Musée Picasso, il Musée du quay Branly dedicato alle arti primitive delle civiltà di Africa, Asia Oceania e Americhe, dove attualmente è possibile visitare una bellissima esposizione temporanea dedicata all'arte dei tatuaggi. E per quanto riguarda il cibo: croissant dall'inebriante odore di burro, i macarons di Ladurée, ostriche, escargot, e coqueille Saint-Jaques. Da non dimenticare un calice di chamapagne!

 

            

 

 

foto di: Giulia Grilli


 

 

© Riproduzione riservata

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