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Pubblicato il 23/01/2014 12:12

Spazio Di Paolo, tutti gli aspetti della creatività

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di Giulia Grilli

Fotografia, design, arte contemporanea e food. Questi i pilastri su cui si fonda lo Spazio Di Paolo a Spoltore. Mille metri quadri caratterizzati da un bianco quasi accecante, soffitti altissimi e un enorme camino, una cucina imponente e vetrate che rimandano ad atmosfere newyorkesi. Tutti gli elementi sembrano oscillare in un equilibrio surreale, caratterizzato da un unico fattore comune: la creatività. A spiegarlo è proprio Mario Di Paolo, la mente che si cela dietro questo spazio dove marketing, packaging, fotografia professionale, eventi e arte convivono abilmente.

 

Partendo dallo studio fotografico dove lavorava con il padre, Mario ha iniziato, poi, ad occuparsi di grafica e comunicazione per le aziende. Quindici anni di andamento crescente, di contatti, di vincite. "Mi sono staccato dalle agenzie pubblicitarie con cui collaboravo, perché non mi rappresentavano più. E solo 5 anni fa ho deciso di costruire questo spazio, forse perché sono un architetto mancato!" racconta Mario, mentre sorseggia un Montepulciano biologico Belfiore, azienda vinicola del suo pacchetto clienti, incentrato principalmente sul settore enologico ed alimentare.

 

 

"Le cantine che seguo, ad oggi, sono una quarantina, di cui il 70% abruzzesi. Nel 2012, lo Spazio Di Paolo ha anche vinto diversi premi al Concorso Internazionale di Packaging al Vinitaly. Due etichette d'oro e una di bronzo con l'Azienda Agricola Ausonia, e una d'argento con l'Azienda Agricola Belfiore" spiega Mario indicando le bottiglie di vino esposte sulla libreria. "E' stata la prima volta che ho partecipato ad una competizione, un po' per gioco e un po' per sfida. Il successo potrebbe anche essere stato un colpo di fortuna, per questo sto pensando di riprovarci!" aggiunge sorridendo.

 

 

Alto, con gli occhi chiari e la barba, questo trentottenne è sicuro delle sue capacità. "Nel lavoro oso, e mi diverto a spingermi sempre oltre. Questo approccio deriva, probabilmente, dal fatto di essere vissuto nel mondo dell'arte contemporanea, fuori da ogni schema e pregiudizio. Mio padre ha sempre fatto  foto per artisti internazionali, e io sono partito da dove lui era già arrivato. Quando hai basi solide, quando acquisisci una metodica, hai la fortuna di iniziare con conoscenze che ti permettono di creare performance diverse. Sono un tecnico della fotografia, e continuo il percorso di mio padre lavorando tutt'oggi nel mondo dell'arte, quello che io definisco una boccata di ossigeno, tra follia e divertimento" spiega Mario sfogliando le pagine del volume che ha creato per Ettore Spalletti, prestigioso artista abruzzese.

 

 

"All'interno di questo spazio cerco di realizzare tutte le idee che ho in mente. Si va dalle mostre ai corsi di cucina. Arianna Rosica, direttrice di Flash Art Italia, e Damiano Gulli, dell'ufficio stampa della Triennale di Milano, sono i curatori che si sono occupati delle esposizioni fotografiche di Cesare Cicardini e Umberta Genta. Lo scorso 13 dicembre ho anche organizzato il teatro in casa con 70 persone presenti ad assistere alla performance di Lidia Vitale in Solo Anna, dedicato alla Magnani. La cucina all'ingresso, invece, mi permette di sviluppare la mia passione per il food con dei veri e propri cooking show" afferma Mario.

 

Il corso incentrato sulle materie prime legate alla terra, tenutosi nel 2013, si intitolava "Legami. Frustami. Montami" in cui termini relativi ad alcune tecniche culinarie stuzzicavano la fantasia con espliciti doppi sensi. Il nuovo appuntamento, invece, è partito il 14 gennaio alle ore 21, con la seconda e la terza lezione nei martedì successivi. "Aprimi. Sbattimi. Scioccami" è dedicato, questa volta, agli ingredienti di mare. Pane con cachi, ricciola e lime; gnocchi di ricotta con gnocco di seppia zucchine e vongole; branzino con crema di ricotta, olio di alici e polvere di caffè; mohito frozen. Ecco le proposte dello chef Cristian Di Tillio che con Cristina D'Andrea, moglie e compagna di avventure nel ristorante il Ritrovo d'Abruzzo a Civitella Casanova, ha saputo, con semplicità e tecnica, coinvolgere i presenti nella preparazione di piatti intensi e decisi. Il tutto accompagnato dai vini della cantina Collefrisio.

 

  

 

 

"Si parte con un aperitivo e poi ci si posiziona attorno al bancone per seguire attentamente la lezione. Si interagisce con lo chef, si mangia, si beve, e ci si ritrova in un'atmosfera conviviale" aveva preannunciato Mario qualche giorno prima del corso. Ed effettivamente così è stato, perché l'evento, nella sua intimità, ha reso i partecipanti complici dei piatti che Cristian Di Tillio ha preparato tra una domanda e uno scatto fotografico di troppo.

 

La passione di Mario è visibile, e risiede nelle idee. A lui piace inventare, portare avanti un insieme di elementi per raggiungere un risultato finale. Il tutto condito da un mix di creatività, fotografia, design e food, le colonne portanti dello Spazio Di Paolo, che ancora e sempre si ripetono. Interessi, stimoli e business si intrecciano alla perfezione creando esperienze in cui l'artigianalità, la freschezza e l'intuizione fanno da padrone. E questo, forse, è il segreto del successo di Mario.

 

 

 

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