Torna l’appuntamento con l’IndieRocket Festival
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Pubblicato il 09/06/2016 11:11

Torna l’appuntamento con l’IndieRocket Festival

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di Giulia Grilli

 

 

Squadra vincente non si cambia. Sarà per questo che dietro l'IndieRocket Festival, giunto ormai alla sua tredicesima edizione, restano Paolo Visci, ideatore e direttore artistico dell'evento nato nel 2004, e Federica Angelosante, organizzatrice dal 2008, fondatrice e presidente dell'Associazione IndieRocket, quest'ultima nata nel 2012. Le prossime date sul calendario sono già segnate: le porte dell'ex Caserma Cocco di Pescara si apriranno il 24 il 25 e il 26 giugno, dalle diciotto all'una di notte per dare immancabilmente spazio alla cultura e alla musica indipendente.

 

 

Tante le novità previste per il 2016: dalla collaborazione con Pepe Collettivo alla curatela musicale di Debruit per la domenica conclusiva, passando per l'installazione site-specific all'interno del parco ad opera dell'artista abruzzese Zino.

 

 

 

 

Ma partiamo con ordine. A scaldare i motori ci ha pensato PreVisioni, un nuovissimo format ideato con i ragazzi di Pepe Collettivo, che dal primo al dieci giugno ha animato il Circolo Aternino con mostre, incontri, proiezioni e concerti. Le opere di Raul, Zino e Andrea Di Cesare sono il fulcro dell'esposizione organizzata da Daniela Pietranico, ma non potevano mancare laboratori per bambini, workshop gratuiti, dj set e live, tutti al femminile, di Sequoyah Tiger, Ora Cogan e Eartheater. "Il Circolo Aternino ha avuto un grande respiro in questi giorni, promuovendo attività culturali come mai prima" afferma Flavio Melchiorre, presidente dell'Associazione Culturale Pepe Collettivo. "Abbiamo organizzato con IndieRocket tutta la parte creativa e di comunicazione, consolidando una partnership che aveva già avuto inizio durante l'ultima edizione di Behance. Questo appuntamento serve ad introdurre il festival, e a far sì che tante persone si avvicinino e conoscano meglio l'IRF".

 

E dopo un 2015 dedicato alle realtà musicali indipendenti italiane, il 2016 torna alle origini con un ampio respiro internazionale. E nell'ultimo programma si sperimentano anche importanti collaborazioni: "Quest'anno la domenica conclusiva sarà curata da Debruit, produttore di musica francese, nonché etnomusicologo", spiega Paolo Visci. "E' il primo passo verso una nuova direzione e credo che continueremo per questa strada anche nelle edizioni future, per allargare la visione del festival ad altre e innovative menti".

 

 

 

 

"Oltre a Debruit ci sarà anche un'altra sorpresa" aggiunge Federica, "intitolata La Stanza Nera: un progetto che verrà presentato in anteprima mondiale e che prevede il contributo di due dj e producer di Manchester. Andy Votel, responsabile di un' importante etichetta discografica nonché dj molto noto nella scena della città britannica, si esibirà con Sean Canty, membro della band Demdike Stare. Il dj set da loro proposto sarà accompagnato dalla proiezione di alcune rare immagini di repertorio legate al cinema italiano degli anni '70, il tutto in chiave dance".

 

E ancora una novità: l'opera di Zino, composta da circa duemila palline colorate e un fulmine di polistirolo, a ricordare il logo dell'evento di questo 2016, dalle dimensioni di due metri per tre, che sarà installata all'interno del parco durante i tre giorni dell'IRF. "Ogni anno vorremmo che fosse creata un'opera da donare in beneficenza, realizzata sempre da un artista abruzzese selezionato grazie all'operato di curatori e galleristi" racconta Federica.

 

 

 

 

Partito come un festival di cultura alternativa, dove "indie" sta a sottolineare il termine indipendente, e non solamente il ritmo del classico indie rock inglese, il programma dell'evento si è sempre distinto seguendo due filoni principali promuovendo un venerdi a base di rock e un sabato più elettronico, senza tralasciare le commistioni tra i generi, fondamentali per i due organizzatori.

 

Creatività, sostenibilità ambientale e musica proveniente da ogni parte del mondo sono, quindi, gli ingredienti principali di un festival inciso ormai nella storia della nostra regione, in grado di muovere anche diecimila persone durante la tre giorni. Ma negli anni non sono mancate le difficoltà: "C'è stato un lungo periodo durante il quale l'amministrazione comunale ha creato non pochi problemi all'organizzazione dell'IndieRocket Festival", racconta Paolo. "Il livello di questo evento potrebbe essere più elevato se nel corso di questi tredici anni non ci avessero ostacolato. Credo che non tutti riescano a comprendere l'importanza turistica ed economica che una manifestazione come questa riesce a generare. La musica e la promozione culturale giovanile abruzzese, poi, non sono attività facilmente accettate. C'è da dire, inoltre, che la nostra è un'iniziativa apolitica e apartitica, non abbiamo mai cercato il sostegno di nessuna bandiera".

 

 

 

 

Il successo, come spesso accade, sembra essere l'unica arma per difendersi, e oggi, le forze in campo sono molteplici, tanto da rendere quest'ultima edizione forte e pronta ad accogliere un grande pubblico.

 

Da non dimenticare, in ultimo, l'aspetto più "green" dell'IRF: dalla scelta della location, ovvero quella di un parco, alla partnership con EnergyLab3 che, nell'area dedicata ai dj set, sarà presente per garantire l'utilizzo di energie rinnovabili. "Il nostro è un passo in avanti per rendere il festival ogni anno più sostenibile" conclude Paolo.

 

 

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