Commozione, stupore e bellissime sensazioni hanno accompagnato gli stati d'animo dei 170 tra poliziotti, finanzieri e poliziotti penitenziari, facenti capo all'International Police Association (Ipa), che hanno partecipato all'udienza generale del Papa tenutasi ieri. I 170 partecipanti rappresentati dal presidente IPA Mauro Nardella ideatore e organizzatore, unitamente a Padre Sante Inselvini e ai componeti l'esecutivo di Sulmona, hanno avuto l'onore di presiedere all'udienza a stretto contatto con Papa Francesco venendo ubicati sul sagrato in una zona prospiciente la postazione papale. Una fortissima emozione l'hanno vissuta tutti ed in modo particolare il presidente Mauro Nardella e l'ispettore superiore di polizia penitenziaria Antonio Latini allorquando il responsabile della prefettura vaticana ha invitato Nardella e che a sua volta ha invitato Latini, accompagnato dalla piccola figliola, a salutare personalmente il Papa subito dopo la fine dell'udienza. Nell'occasione Nardella ha chiesto ed ottenuto una benedizione per tutti i partecipanti e per i detenuti autori dei regali (5 oggetti in ceramica prodotti direttamente in carcere) e ha consegnato nelle mani del Papa una lettera a nome di tutti i poliziotti penitenziari di Sulmona e Teramo e un'altra a nome della figlia del segretario dell'IPA Sulmona Gionni Biondi. Particolare importanza ha rivestito l'affettuoso abbraccio che Papa Francesco ha voluto personalmente dare al presidente Nardella subito dopo avere, quest'ultimo, rappresentato il motivo della visita. All'affermazione fatta dal presidente IPA, infatti, e cioe' del fatto che all'udienza ci si e' recati in rappresentanza degli agenti e dei detenuti delle due istituzioni carcerarie, con una spontaneita' unica Papa Francesco l'ha abbracciato riferendogli parole sante in ordine all'orgoglio di avere suoi ospiti quel giorno persone dedite alle problematiche del carcere e alla delicata professione svolta. Commovente e' stato l'abbraccio che l'ispettore Latini e la sua piccola figliola hanno ricevuto anch'essi dal Papa. L'incontro ha avuto fine non prima di aver, Nardella, chiesto al Papa la possibilita' di esaudire un sogno e cioe' quello di averlo visitatore pastorale prsso il carcere di Sulmona. Il Papa ha chiaramente fatto capire che non vi sono limiti alla provvidenza. Nardella e Latini si sono congedati da Papa Francesco non prima di aver ricevuto da egli una splendida corona del rosario
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