C'e' una autentica chiamata a raccolta e mobilitazione di abruzzesi, italiani e italiani residenti all'estero a sostegno della candidatura del Gran Sasso d Italia, la piu' alta montagna dell'Italia peninsulare, ad essere incluso nella Lista del Patrimonio Naturale dell'Umanita'. "Le prime positive reazioni che provengono da piu' parti a sostegno della candidatura- si legge in una nota - testimoniano che in questa fase della nostra storia, di particolare difficolta' economica e sociale, prevale un convinto desiderio da parte della gente, di stare assieme ed aggregarsi attorno ad un progetto nobile e condivisibile e in grado di provocare un risultato virtuoso per tutti." Lo afferma Walter Mazzitti, gia' presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nonche' coordinatore dell'Associazione "Amici del Gran Sasso d'Italia", nel valutare i primi risultati dall'avvio dell'iniziativa che mira ad aggregare giovani , istituzioni pubbliche e private, nazionali e regionali, universita', imprese e associazioni. Giungono le prime positive reazioni anche dalle comunita' di italiani residenti all'estero, Canada, America Latina, USA e Australia e paesi europei, animati dal risveglio di antichi sentimenti, desiderosi di prendere parte ad un progetto condivisibile e aggregante, che richiede sostegno morale in questa prima fase, ma anche di partecipazione materiale all'avvio di un processo di rilancio del Gran Sasso d'Italia e della montagne dell'Appennino per un nuovo sviluppo sostenibile. Il recupero del Borgo mediceo di Santo Stefano di Sessanio con il suo Albergo diffuso, ormai noto in ogni parte del mondo, testimonia che le aree interne montane con il loro straordinario potenziale, con la loro unicita' e ricchezza in termini di paesaggi e di patrimonio culturale, sono pronte a ricevere l'ambito riconoscimento dell'UNESCO e a scrivere una nuova storia sul Gran Sasso d'Italia con la partecipazione di tutti, agricoltori, pastori, giovani, istituzioni, imprese consapevoli e il sostegno di tanti italiani di successo all'estero desiderosi di mettere a frutto nella terra di origine i risultati dei passati sacrifici.
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