Da una ricerca commissionata da Duracell e' stato rilevato che i bambini passano sempre piu' tempo con i device (tablet, pc ecc), riducendo di molto i momenti di condivisione con amici e genitori. Ecco le evidenze rilevate nella regione Abruzzo: il 50% dei bambini al di sotto dei 10 anni trascorre circa 3 ore e mezza del proprio tempo davanti a uno schermo; il 93% delle famiglie utilizzano tablet e smartphone con i propri figli; quasi il 64% delle famiglie intervistate in Abruzzo si dichiara disponibile ad accogliere un'alternativa diversa dal gioco digitale, che contempli il gioco attivo con il bambino; i giochi "non digitali" preferiti in Abruzzo: le costruzioni (50%), andare in bicicletta (53%) disegnare (36,7%). I primi tre luoghi sacri "non digitali" nelle case abruzzesi sono rappresentati dalla vasca da bagno (50%), dai servizi igienici (43%) e dal letto (43%), mentre la tavola e' solo per il 20% delle famiglie il luogo in cui i device dovrebbero essere sempre off limits. A commento di questo studio, lo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli ha affermato: "I risultati della ricerca ci portano ad affrontare un fenomeno nuovo, ma non inaspettato. I giochi digitali rappresentano una valida alternativa, se utilizzati per periodi limitati di tempo. Le due dimensioni possono e devono coesistere. Il gioco attivo implica un'attivita' reale e concreta, attraverso la quale i bambini comprendono come far funzionare le cose e che da una loro azione puo' scaturire un effetto concreto. Il gioco attivo non e' solo un passatempo, serve proprio per potenziare le loro capacita' innate, che sono immense
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: