La scelta del colosso della messaggistica istantanea, WhatsApp, di introdurre un nuovo segno grafico per far sapere a chi invia un messaggio sullo smartphone che il destinatario lo ha letto "ci pone di fronte ad un conflitto drammatico: l'oggetto (lo strumento tecnologico) distrugge il soggetto, ovvero cancella la possibilità di scelta. Invece la persona deve essere libera di rispondere o meno, e anche di rimandare a un altro momento. Questa novità attacca la libertà di scelta più profonda, conscia e inconscia". A parlare è Massimo Di Giannantonio, docente di psichiatria all'università diChieti, commentano la notizia del nuovo 'flag' azzurro accanto ai messaggi arrivati e letti dall'utente di WhatsApp. "Far sapere a chi invia il messaggio su WahtsApp che il destinatario l'ha letto forza una scelta - aggiunge lo psichiatra sentito dall'Adnkronos Salute - perché se io so che l'altro si aspetta una risposta e questa non la posso dare, o non la voglio dare ora o mai, attiene al campo insondabile e ineludibile della libertà. Anche all'interno di una coppia, perché se non rispondo non vuol dire mica che sto facendo qualcosa di male o sono impegnato in una altra relazione. Farsi condizionare nella risposta perché sappiamo che l'altro l'aspetta - conclude Di Giannantonio - è come mettere in vendita la propria soggettività e autonomia, mentre queste ultime sono baluardi imprescindibili dell'indipendenza della persona. Sempre più sotto attacco da parte della tecnologia".
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