Nel 2012 fu arrestato perche' nel suo giardino furono trovate piante di cannabis, alte fra i 130 e i 10 centimetri. Poi gli fu applicata la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il trentenne ora e' stato assolto dal Tribunale monocratico di Vasto perche' "il fatto non sussiste". Sulla scia del recente pronunciamento della Cassazione il Tribunale ha escluso la pericolosita' della condotta e recepito la tesi difensiva dell'ipotesi di coltivazione per uso personale. "In altri termini - spiega Gianni Menna, il legale che ha difeso il giovane - recependo la tesi difensiva proposta, e' stata accertata la ricorrenza dell'ipotesi della coltivazione per conclamato uso personale. La pronunzia compare tra le poche in materia, attesa la natura estremamente recente del citato orientamento giurisprudenziale, che giunge a seguito di importanti e annosi contrasti giurisprudenziali in ordine alla esatta interpretazione e portata della condotta di coltivazione di sostanze stupefacenti".
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