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Pubblicato il 25/08/2013 08:08

Alfano lancia l'avvertimento a Enrico Letta

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Piu' che un vertice, un vero e proprio 'consiglio di guerra'. Silvio Berlusconi riunisce ad Arcore lo stato maggiore del Pdl per quella che a tutti e' sembrata una 'chiamata alle armi'. Oltre quattro ore di confronto, dove, assicurano, 'falchi' e 'colombe' si sono trovate d'accordo sulla linea dura. Per ora le larghe intese reggono, ma sono appese a un filo. Il leader azzurro, raccontano, e' sfiduciato, per lui la misura e' colma, ma non avrebbe ancora perso tutte le speranze. Se non dovessero arrivare presto segnali concreti di distensione sul nodo della decadenza da senatore, il tavolo potrebbe saltare, assicurano a palazzo Grazioli. Anche sui provvedimenti economici cari al Pdl, Imu e Iva in testa, non c'e' piu' tempo per i rinvii, bisogna agire, fanno sapere. Al Cav ha fatto piacere ritrovarsi il partito unito e avrebbe ribadito che non mollera' mai. Anzi, stavolta andra' fino in fondo se e' necessario. Ora basta, se non faranno nulla per me, io certo non staro' a guardare, sarebbe stato il suo ragionamento. Berlusconi, raccontano, e' molto sfiduciato ed amareggiato, tant'e' che, riferiscono alcuni parlamentari presenti, avrebbe in particolare manifestato tutta la sua delusione nei riguardi di Napolitano e del presidente del Consiglio Letta. L'ex premier si tiene pronto ad ogni evenienza e resta forte la tentazione del voto anticipato, perche' teme che alla fine non muoveranno un dito per lui. Da qui la decisione di tenere il punto e di diffondere alla stampa una dichiarazione di fuoco, quella di Angelino Alfano. Il vicepremier e segretario del Pdl, infatti, lancia un vero e proprio avvertimento a Letta e agli alleati della maggioranza: ''La decadenza da senatore di Berlusconi e' impensabile e costituzionalmente inaccettabile. Tutti insieme rivolgeremo -annuncia- alle massime istituzioni della Repubblica, al primo ministro Letta e ai partiti che compongono la maggioranza, parole chiare sulla questione democratica che deve essere affrontata per garantire il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale dei milioni di elettori che hanno scelto Berlusconi''.

 

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