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Pubblicato il 30/12/2013 22:10

Berlusconi: non posso permettermi di finire la mia avventura da perdente

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 "Sono un vecchietto, ma non posso permettermi di finire la mia avventura umana, di uomo di impresa, di sport e di Stato, da perdente. Per questo mi buttero nella 'follia' della nuova Forza Italia con tutte le energie di cui sono ancora capace per dare al mio Paese un governo liberale che garantisca tutti quei diritti che oggi non sono garantiti". Silvio Berlusconi in un intervento telefonico ad un incontro del Club Forza Silvio di Torino, presieduto da Mino Giachino, da di se' - per la prima volta - una auto-definizione che rompe un tabu' e conferma la certezza cardine della sua politica: "Vecchietto" si' ma sempre vincente. L'eta' non mi ferma e non mi fermera'.

Secondo il Cavaliere "Possiamo arrivare a 4 milioni di voti. Possiamo sommare gli 1,6 milioni che non dobbiamo farci sottrarre con i brogli ai 2,4 che rappresentano un decimo dei 24 milioni di italiani che non vogliono andare alle urne, o che lo faranno votando scheda bianca, o che hanno votato M5S ma sono delusi dalle persone che Grillo' ha mandato in Parlamento". Per Berlusconi, gli elettori di M5S "sono contattabili" perche' "non hanno affezione con il movimento, che e' nuovo, ma soprattutto perche' sono molto delusi dai parlamentari che Grillo ha mandato alle Camere e dai loro comportamenti". Analisi che conferma l'intento di "aspirapolvere" politico che Fi intende svolgere nelle prossime politiche rispetto ai molti scontenti della politica, a cominciare da chi ha creduto nella rivoluzione della democrazia in presa diretta promessa da Beppe Grillo. E il Cav insiste sulla sana follia con cui si dovra' affrontare il futuro: Per cambiare l'Italia "il solo mezzo e' una follia lungimirante e visionaria. Dobbiamo essere folli, inventare un sistema per avere la maggioranza assoluta". "Solo cosi' - ha detto - si potranno cambiare la Costituzione, l'assetto dell'architettura istituzionale, dare al presidente del Consiglio i poteri che hanno i suoi colleghi dei Paesi occidentali ed al Cdm il potere di usare il decreto legge". "E, soprattutto, - ha concluso Berlusconi - si potra' dare agli italiani il diritto di eleggere direttamente il Capo dello Stato, mentre fino ad adesso e' stato eletto dalle segreterie dei partiti. Con una rivoluzione cosi' finalmente l'Italia diventera' un Paese governabile. Per il resto, Berlusconi conferma la sua analisi di una Italia sostanzialmente ingovernabile. "Bisogna cambiare l'assetto del Paese e far capire ai cittadini che devono imparare a votare" per evitare che "disperdano i nostri voti in tanti rivoli". L'obiettivo e' il sistema bipolare "sul modello Usa". L'ex premier attacca poi la politica economica dell'attuale governo parlando di cattiva politica delle tasse e della spesa pubblica che portano un clima di sfiducia generale. E torna sullo slogan: "meno spese e meno tasse per tutti".

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