Il decreto Salva Roma incassa la fiducia alla Camera con con 340 si' e 155 no. Il voto definitivo sul testo slitta al 27 dicembre, quando l'opposizione, guidata dal M5S, avra' la certezza che la norma sugli affitti d'oro intestati alla Pubblica Amministrazione, al centro delle polemiche nelle ultime 48 ore, verra' definitivamente cancellata.
Solo dopo, il 28, il dl potra' passare al vaglio del Senato (scade il 31/12). In realta', spiega il relatore Angelo Rughetti, la situazione "non e' proprio come la dipingono" i pentastellati (che a suo dire "stanno prendendo una cantonata") visto che loro vogliono che resti in piedi la possibilita' di risoluzione anticipata dal contratto d'affitto, non solo per la Pubblica Amministrazione (che e' gia' passata con l'abolizione della norma inserita nel testo), ma anche per i Fondi Immobiliari. Senza contare, insiste Rughetti, che non solo i contratti d'affitto intestati ai Fondi Immobiliari non c'entrano niente con la Camera o con il Senato, ma la previsione di una loro disdetta anticipata farebbe "perdere soldi ai piccoli risparmiatori che investono, ad esempio, sui fondi pensione". I Fondi pensione, infatti, investono a loro volta nei Fondi immobiliari i cui contratti, in caso di risoluzione prima del tempo, verrebbero "deprezzati".
Comunque sia, la maggioranza, per evitare ulteriori fibrillazioni politiche (M5S e Lega minacciano ostruzionismo anche oltre il 31), ha assicurato che la questione verra' affrontata sia nei 137 ordini del giorno che dovranno essere esaminati il 27 dicembre, sia nel dl milleproroghe che il Cdm mettera' a punto tra il 27 e il 28. L'altra norma della discordia, quella che penalizza i Comuni che cercano di arginare il gioco d'azzardo, definita da Renzi "una porcata" e da Letta "un errore", invece, e' gia' stata cassata. Restano in piedi solo tre commi che disciplinano per lo piu' il contenzioso tra Stato e concessionari di slot. Anche se il famoso tavolo tra Stato ed Enti locali per fare il punto sulle competenze, invocato nei giorni scorsi dalla firmataria dell'emendamento Federica Chiavaroli (Ncd) per giustificare la proposta di modifica contestata, di fatto, sottolinea Rughetti, gia' e' previsto dalla delega fiscale che "deve solo essere attuata". Cosa che avverra' entro gennaio. E' stata soppressa la previsione che consentiva a Roma Capitale di incrementare dal 1° gennaio l'aliquota Irpef. Si stanziano 25 milioni per Expo 2015 e si prevedono misure a favore delle zone colpite da terremoti e alluvioni. Si obbligano gli enti locali che hanno superato i limiti finanziari posti alla contrattazione integrativa a recuperare le somme indebitamente erogate al personale. E si stabilisce che beni aziendali confiscati alla mafia possano essere trasferiti a comuni, province o regioni. Si da' la possibilita' di istituire una tassa di sbarco nelle piccole isole che puo' essere alternativa e superiore a quella di soggiorno
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