Il Partito Democratico sembra aver iniziato una progressiva fase di ripresa del consenso, confermata dai recenti risultati delle Amministrative. Come emerge dall'indagine condotta dall'Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo, il voto a Roma e negli altro Comuni ha già determinato un effetto emulativo di rimbalzo, ridando fiducia all'elettorato di Centro Sinistra: se ci si recasse alle urne per le Politiche, il PD otterrebbe oggi il 24%. "Il consenso espresso a livello locale - afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento - non va comunque generalizzato, tenendo conto soprattutto del crescente astensionismo: nell'ipotesi di una consultazion e nazionale, oltre 15 milioni di italiani, circa un terzo del corpo elettorale, rimarrebbero a casa, penalizzando soprattutto il M5S, ma incidendo in modo significativo anche tra gli elettori di PD e PDL".
Analizzando il consenso in numeri reali, il Partito Democratico conquistereb be oggi 7 milioni e mezzo di voti: più che in aprile, ma ancora ben lontano da quegli 11 milioni di voti che - secondo il Barometro Politico Demopolis - avrebbe ottenuto nel novembre scorso, nei giorni delle Primarie Bersani-Renzi, quando il Partito si attestava al 34%, venti punti sopra il PDL di Berlusconi. In questo contesto, sembra godere di un ampio e crescente favore da parte dell'opinione pubblica il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Prescindendo dallo schieramento politico, quale Leader vorrebbero gli italiani come futuro Premier dopo l'attuale Esecutivo di larghe intese? La sfida oggi la vince proprio Renzi che, con il 37%, supererebbe l'attuale Premier Enrico Letta, al 20%, e doppierebbe - nelle preferenze dei cittadini - Silvio Berlusconi, fermo al 18%. Come emerge dal sondaggio dell'Istituto Demopolis per LA7, la fiducia dei cittadini nel Sindaco di Firenze risulta in ulteriore crescita, anche rispetto al 47% dei giorni delle Primarie, e raggiunge oggi il 56%. "La peculiarità di Renzi - sostiene Pietro Vento - appare la trasversalità del gradimento che sembra riscuotere anche al di fuori della sua area di appartenza: ottiene la fiducia di circa i due terzi tra gli elettori del PD e tra i Centristi di Monti. Ma esprimono un giudizio positivo nei suoi confronti anche il 53% di chi ha votato il PDL, 4 elettori su 10 del Movimento 5 Stelle. Matteo Renzi - conclude il direttore di Demopolis - sembrerebbe in grado, almeno per il momento, di superare ed allargare i tradizionali confini del consenso al PD, sul piano territoriale e della rappresentanza sociale".
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