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Pubblicato il 04/05/2015 22:10

Passa l'Italicum con 61 contrari e 4 astenuti

l'aria che tira

L'analisi dei tabulati del si' finale dato da Montecitorio all'Italicum mostra un assottigliamento dei voti della maggioranza che, seppur corposa, vede tenere il dissenso interno nel Pd e i malumori nel gruppo Misto, per un risultato finale che, su 399 presenti, recita 334 voti favorevoli, 61 contrari e 4 astenuti. Sull'esito anche l'Aventino annunciato e, in grandissima parte confermato, dalle opposizioni FI, M5S, Sel, Lega Nord e Fdi. L'unico votante (contro) tra gli azzurri e' stato Francesco Saverio Romano. A lui vanno aggiunti, con una soglia di probabilita' vicina al 100%, i voti contrari di Massimo Corsaro (ex Fdi), Mauro Pili (ex Pdl), Luca Pastorino (ex Pd), Claudio Fava (ex Sel ora nel Psi) e Pino Pisicchio (ex Cd), tutti del gruppo Misto. E sempre nel Misto si contano i 9 voti contrari di Alternativa Libera, formata dagli ex M5S e dall'ex Sel Toni Matarrelli. Si arriva cosi' ad una truppa di 15 voti contrari ai quali, con buona probabilita' andrebbe aggiunto quello dell'ex capogruppo Ap Nunzia De Girolamo ("credo che nessuna abbia dubbi sul mio voto", ha detto) per un totale di 16 'no'. Decurtando questo gruppo dal totale dei contrari, si arriva cosi' ai restanti 45 'no', in grandissima parte provenienti dal Pd tanto che fonti parlamentari Dem, in Transatlantico, parlavano di 41-42 dissidenti ai quali andrebbe aggiunto qualche 'no' centrista. In questi 45 figurano infatti 34 deputati dei 38 'ribelli' Pd che non votarono la fiducia: assenti Davide Zoggia, Eleonora Cimbro (assenti ma che secondo fonti della minoranza Pd avrebbero votato contro), astenuta Marilena Fabbri e non piu' nel Pd (oltre che assente in Aula) Guglielmo Vaccaro. Ai 34 'ribelli' vanno poi aggiunti il 'no' dichiarato anche in Aula da Enzo Lattuca (che voto' la fiducia) e il voto contrario arrivato, probabilmente, da qualche cuperliano. Sempre rispetto al dissenso interno dem, vanno registrate le astensioni dei prodiani Sandra Zampa e Franco Monaco e della bersaniana Antonella Incerti. E un'altra bersaniana, Michela Marzano, non ha invece partecipato al voto (5 in totale non hanno votato nel Pd anche se Giacomo Portas parla di errore del sistema). Tra le astensioni, infine, c'e' quella della 'civica' Adriana Galgano, unica dissidente 'in chiaro' di un gruppo quello di Sc che rivendica al pari di Ap la sua decisivita' per il mantenimento della maggioranza di governo. Una decisivita' che, del resto, potrebbe essere attribuita anche al gruppo dei 50 di Area Riformista che, sulla fiducia, scelsero di votare per il governo e che oggi hanno, a parte poche unita', mantenuto la linea, mantenendo sostanzialmente inalterati gli equilibri all'interno del partito. Una linea che non e' comunque bastata alla maggioranza ad arrivare ai numeri delle pregiudiziali di costituzionalita' sull'Italicum: con voto segreto si arrivo' a quota 385, con un Pd abbastanza compatto. 

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