La moltiplicazione degli iscritti a ridosso dei congressi avvelena le tappe di avvicinamento al congresso del Pd. Gianni Cuperlo ha scritto ai garanti per dire che non si puo' accettare la moltiplicazione abnorme del numero degli iscritti a ridosso delle procedure di voto''. E che ''Ogni degenerazione della vita democratica interna al partito va fermata''.
In alcune parti d'Italia (soprattutto in quelle federazioni che non danno troppa importanza al tesseramento lontano dal congresso) la faccenda sta scappando di mano: a Frosinone, ad esempio, i candidati hanno chiesto l'annullamento del congresso. A Cosenza, i sostenitori di Renzi hanno denunciato gravi irregolarita'. Dal 7 al 17 novembre si svolgeranno i congressi di circolo nei quali gli iscritti voteranno le quattro mozioni. Nei due precedenti (i congressi che elessero Veltroni e Bersani) il risultato delle 'sezioni' non si discosto' piu' di tanto da quello dei gazebo.
Stavolta, visto il favore che gode Renzi nei sondaggi delle primarie dell'8 dicembre, e quello che sta raccogliendo Cuperlo fra molti dirigenti locali, potrebbe esserci uno scollamento maggiore. E se il vincitore delle primarie, e quindi il futuro segretario, non avesse la maggioranza degli iscritti, il governo del partito potrebbe non essere semplicissimo. Renzi, forte ancora dell'effetto Leopolda, si e' tenuto alla larga dalle polemiche congressuali e nella sua enews e' tornato a parlare sia della decadenza di Berlusconi, applaudendo alla scelta del voto palese, sia invitando la politica a non concentrarsi troppo sul tema a discapito della disoccupazione. Il suo entourage sta comunque seguendo da vicino le polemiche sul boom del tesseramento. Per le prossime tre settimane Cuperlo sara' invece concentrato a conquistare il cuore degli iscritti, come ha fatto a Bologna: marcando la sua alterita', soprattutto rispetto agli atteggiamenti di Renzi che irritano i duri e puri del Pd.
''Renzi - dice - non fa mistero di vivere la candidatura alla segreteria come un passaggio per arrivare a Palazzo Chigi. Io credo che oggi noi dobbiamo decidere solo ed esclusivamente il miglior segretario possibile''.
Pippo Civati, invece, si rivolge in particolare a quella fetta del Pd che non ce la fa a digerire le grandi intese. Il segretario Guglielmo Epifani, in vista del suo ultimo mese di lavoro, assiste al dibattito fra i pretendenti, ma non dimentica di sottolineare che fra i futuri leader del Pd non se ne deve dimenticare uno parecchio importante. ''Da mesi - riflette Epifani - i sondaggi vedono il Pd in crescita. Questo e' dovuto anche alla scelta che abbiamo fatto a favore del governo delle larghe intese di Enrico Letta''. Prenotandogli, qualunque cosa succeda, un posto d'onore nel Pd del futuro.
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