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Pubblicato il 18/02/2014 21:09

Renzi chiude il primo giorno di consultazioni

renzi, l'aria che tira

Matteo Renzi entra alla Camera per la prima giornata di consultazioni con i gruppi parlamentari per tentare di dar vita al suo futuro governo e il segretario del Pd cerca di sdrammatizzare: "Presidente? No per carita' - dice rivolto sempre a un commesso - non mi chiami cosi'...". Sale in ascensore con i giornalisti e scherza: "Siete very dangerous". Poi tira fuori il cellulare dalla tasca del cappotto e quando capisce di non avere campo, stupito, si rivolge ancora una volta all'assistente parlamentare: "Ma qui non prende...Ci siamo persi Graziano Delrio...". "No - e' la pronta rassicurazione - Delrio e' gia' arrivato e la sta aspettando".

"Dove?". "Ma nella Sala del Cavaliere, quella delle consultazioni appunto", e' la risposta. Ancora strette di mano, poi il premier incaricato scompare dietro una porta e gli incontri prendono il via. Si comincia con le forze politiche piu' piccole e in serata l'atteso faccia a faccia con Angelino Alfano e il Nuovo Centrodestra. Nella sala gialla, viene raccontato da chi esce, sono in tre: Renzi prende appunti, il portavoce del partito Lorenzo Guerini scrive al computer e Graziano Delrio ascolta. Qualcuno porta anche piccoli doni: il presidente di Centro democratico Pino Pisicchio, il primo ad essere accolto, gli regala un "Prontuario per un politico provetto", scritto di suo pugno; Mario Ferrara di Gal gli da' invece un pamphlet dal titolo "Allegro, ma non troppo". Quasi tutti raccontano di essere rimasti colpiti dall'aria "molto alla mano" del futuro inquilino di Palazzo Chigi. C'e' chi lo definisce con simpatia un "cazzone" e chi ne apprezza, come i leghisti, il linguaggio da "persona normale". Le consultazioni ufficiali sono pero' solo una parte della giornata di Renzi. Durante la pausa pranzo esce dalla Camera e fa perdere le proprie tracce a bordo di una "nuova" macchina: una Bmw grigia. Torna un paio d'ore piu' tardi, a piedi, e subisce l'ennesimo assalto della folla di telecamere appostata all'ingresso. Lui, sempre senza scorta, fa fatica a fendere la ressa. "Questa presidente - commentano gli assistenti parlamentari che lo mettono "in salvo" - mi sa che e' l'ultima volta che arriva cosi'...". Renzi sorride, ma stavolta non replica.

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