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Pubblicato il 25/11/2014 21:09

Salvini leader del centrodestra, gli alleati storcono il naso

l'aria che tira, salvini

Matteo Salvini non ha, per ora, il tifo ne' di Ncd ne' della nutrita pattuglia di frondisti azzurri guidati da Raffaele Fitto. Entrambi, e per ragioni diverse, avvertono il leader di FI che un centrodestra unito con alla testa il segretario della Lega resta una chimera. E non bastano le parole dell'ex capo del Governo a convincere alfaniani e dissidenti azzurri sulla bonta' della scommessa sulla nuova stella Salvini: non vuole un'Opa leghista l'ala fittiana del partito e non vuole sposare la linea del Carroccio neppure quell'Angelino Alfano per nulla disposto, nei confronti del Cavaliere, a recitare la parte del figliol prodigo. Il risultato e' che, a poche ore dal fiume di parole offerto da Berlusconi alla presentazione del libro di Bruno Vespa, un centrodestra spezzato da antiche tensioni e opposti risultati alle Regionali resta ancora in cerca di un autore condiviso. E a farlo presente e', in serata, lo stesso leader di Ncd Alfano, che si dice pronto a "contribuire a ricostruire il centrodestra", ma non certo a metterlo nelle mani di un Salvini che, tra l'altro, dopo le parole di Berlusconi non si esalta e professa "calma e sangue freddo". Troppo diverse le posizioni di partenza del Carroccio e del Ncd governativo. Troppi anche gli strali lanciati dalla Lega al ministro dell'Interno, che precisa come, con Salvini goleador e Berlusconi regista, non si vada "da nessuna parte, non si puo' dare il centrodestra a chi dice no all'Ue", precisa. Ma anche senza il leader della Lega il matrimonio tra Ncd e FI resta tutt'altro che scontato con Alfano che, replicando al leader azzurro che si era detto pronto a perdonarlo, rifiuta qualsiasi ruolo del "figliol prodigo" e resta sulle sue posizioni: "Gli ho impedito un errore fatale, non voglio un ringraziamento, ma nemmeno ho bisogno di perdono". Certo, nei prossimi giorni occorrera' verificare la sostanza dell'investitura da parte di un Berlusconi che, all'indomani delle Regionali, ribadisce come solo un centrodestra unito potra' competere con il rullo renziano. Ma le parole del Cavaliere non trovano neanche il placet del partito, con i frondisti pronti, gia' domani, a ribadire la loro contrarieta' "all'Opa di Salvini" sulla scia, raccontano, dell'opposizione dimostrata finora "all'Opa di Renzi". Frondisti che oggi incassano l'aggiornamento dell'Ufficio di Presidenza a domani dopo la richiesta di rinvio dell'europarlamentare Fitto e dei deputati Romano, Palese e Capezzone e dopo che le successive telefonate giunte allo stesso Fitto dai fedelissimi di Berlusconi abbiano cercato di stemperare l'ennesimo scontro interno a mezzo stampa. Ma le rivendicazioni che, anche domani, saranno portate a Berlusconi - la centralita' di una linea alternativa a Renzi e, sul piano interno, uno stop a nomine, cooptazioni e scelte unilaterali come quella di sposare la candidatura del leghista Fabbri in Emilia-Romagna - oggi appaiono avere margini strettissimi. Margini che, l'ipotesi di un Salvini candidato premier, non aiutano certo ad allargare.

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