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Pubblicato il 24/11/2012 18:06

Sondaggio Demopolis, il 19% degli italiani ha voglia di centro

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Se si votasse adesso per le Politiche, oltre un terzo degli italiani resterebbe a casa, mentre uno su cinque si dichiara indeciso: appena il 45% dei cittadini saprebbe di fatto per chi votare. L'area del non voto e dell'incertezza coinvolge oggi circa 26 milioni di elettori: una dimensione che, secondo l'analisi compiuta per la trasmissione Otto e Mezzo dall'Istituto Demopolis e diffuso il 23 novembre, non ha precedenti negli ultimi 30 anni. 41 elettori su 100, tra quanti non esprimono un'intenzione di voto, si collocano politicamente nel Centro Destra, il 19% si dichiara di Centro: è la conferma di un vasto bacino potenziale di estremo appeal nell'area moderata. Appena il 18%, tra chi oggi non vuole o non riesce a scegliere, si posiziona nel Centro Sinistra. Ma quali sono le ragioni dell'Italia che non sceglie? Per il 43%, la scarsa fiducia ed insofferenza verso una classe politica che appare incapace di rinnovarsi, per il 27% la delusione verso il partito votato in passato. Tre intervistati su dieci non riescono invece ad identificare una formazione politica in grado oggi di rappresentarli in Parlamento. È una partita aperta quella delle Politiche del 2013: con oltre metà del Paese in cerca di una valida ragione per tornare alle urne. Oltre un terzo degli italiani intervistati da Demopolis ritiene utile la proposta Riccardi-Montezemolo di un movimento che si ispiri e dia continuità all'Agenda politica tracciata da Mario Monti. Parere diverso quello del 45% degli elettori. Circa un quinto non esprime invece un'opinione in materia.

Il voto appare oggi molto più fluido rispetto al passato.

Risulta complesso - secondo l'Istituto di ricerche diretto da Pietro Vento - valutare oggi con esattezza il possibile impatto elettorale di una nuova lista di Centro che supporti politicamente il progetto di un ritorno dell'attuale Premier a Palazzo Chigi nel 2013. L'8% la voterebbe, l'11% prenderebbe l'ipotesi in considerazione. Un bacino potenziale complessivo, dunque, del 19%: oltre 6 milioni di elettori. L'interesse cresce e raggiunge un bacino potenziale del 27% tra gli intervistati che si dichiarano cattolici praticanti, i quali riconoscono nel progetto lanciato dal fondatore della Comunità di Sant'Egidio la capacità di ben rappresentare le sensibilità del mondo cattolico. La possibile provenienza del consenso ad una lista di Centro per Monti Premier risulta del tutto trasversale: si registra l'interesse di quasi un quinto degli elettori di Pdl e Pd. Ma soprattutto dell'area grigia del non voto e dell'incertezza, cui appartiene il 51% di quanti dichiarano il proprio consenso potenziale. Risulteranno comunque determinanti le scelte personali di Monti, che potrebbero modificare, in modo significativo, i già precari equilibri dello scenario politico nazionale. Nonostante le scarsa condivisione e le crescenti perplessità dei cittadini su molte recenti scelte dell'Esecutivo, la fiducia nel Premier resta alta. Secondo il Barometro Politico Demopolis, 4 italiani su 10 non riescono ad immaginare un leader politico in grado di governare, oggi, il Paese meglio di Mario Monti.

 

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