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Pubblicato il 05/06/2014 10:10

Confcommercio, 12 mila imprese in meno e calo dei consumi

confcommercio, osservatorio

Sono 12.637 in meno le attivita' commerciali e dei servizi nel primo trimestre 2014. Il dato e' e' fornito dalla Confcommercio, secondo cui nel 2013 il saldo della nati-mortalita' e' stato di -29.492 imprese nel commercio e -16.458 nei servizi di alloggio e ristorazione. "Il maggior gradimento da parte dei consumatori verso il commercio ambulante ha limitato nel 2013 la fuoriuscita dal mercato di imprese di questo canale distributivo (-889 imprese)". "L'andamento dei primi tre mesi del 2014, pur essendo influenzato da fattori stagionali relativi alla gestione dell'anagrafe delle Camere di Commercio - conclude l'ufficio Studi Confcommercio - evidenzia in tutti i settori saldi negativi". 

I consumi sono ancora in una fase "molto difficile per la quale non si intravede il punto di svolta". E' il giudizio di Confcommercio, secondo cui i dati di aprile mostrano che non c'e' alcun "segnale di ripartenza" e resta da vedere se il bonus da 80 euro avra' qualche effetto. L'indicatore dei Consumi calcolato dall'organizzazione registra ad aprile un aumento dello 0,2% in termini tendenziali ma anche una flessione dello 0,3% rispetto a marzo. I cali tendenziali piu' significativi sono stati nell'abbigliamento (-2,4%) e nelle spese per la casa (-1,8%). L'attesa e' ora per le ricadute del Bonus Irpef. "Segnali positivi - fa notare Confcommercio - potrebbero esserci nei prossimi mesi se ci saranno effetti positivi sui redditi dovuti alla riduzione del carico fiscale su parte dei contribuenti".

Rispetto ad aprile 2013, l'Ufficio studi Confcommercio rileva un aumento del 6,7% per la spesa reale in beni e servizi per le comunicazioni e una crescita dell'1,7% per gli alimentari le bevande ed i tabacchi. Segno piu' anche per i beni e servizi per ricreativi (+0,7%) e per gli alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (+0,6%). In calo invece beni e servizi per la cura della persona (-1,0%) e la spesa per i beni e servizi per la mobilita' (-0,4%). Le vendite di auto a privati continuano a registrare anche ad aprile un segno negativo. Rispetto a marzo 2014, la flessione riguarda alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-1,6%), beni e servizi per la mobilita' (-0,7%) e abbigliamento e calzature (-0,3%). Hanno registrato un aumento rispetto a marzo sia i beni e servizi ricreativi (+0,5%), sia gli alimentari, bevande e tabacchi (+0,4% frutto di un aumento significativo dei tabacchi e di un ridimensionamento di alimentari e bevande). 
   Nella valutazione dei dati - fa notare Confcommercio - occorre tener presente la cadenza in questo mese della Pasqua con data diversa rispetto allo scorso anno e di altre festivita' civili, elementi che hanno comportato, nel confronto annuo, sensibili effetti sulle dinamiche registrate da alcuni capitoli di spesa. Nonostante cio', si segnala la flessione congiunturale e il contenuto arretramento della media mobile a tre mesi: nel primo trimestre 2014 la dinamica dell'Icc in quantita' mostra una flessione dell'1,4%

Le politiche di sviluppo attuate nel Mezzogiorno basate sulla industrializzazione non sono state efficaci "considerando il divario di reddito pro capite che ancora separa il Sud dal Nord". E' quanto fa notare l'Ufficio studi di Confcommercio che nel rapporto "Le economie regionali" sostiene che "occorre puntare su altro, cioe' su quella vocazione naturale all'export del Mezzogiorno che si chiama turismo". Lo studio mostra che il 44,3% dei turisti stranieri ha come destinazione il Nord-Est e solo il 13,2% sceglie le regioni del Mezzogiorno. "Bisognerebbe potenziare la filiera del settore turistico e dell'accoglienza adottando, in senso positivo, quelle logiche che sono tipiche dell'efficienza industriale, cosi' da realizzare anche nel comparto del turismo quei vantaggi comparati, in termini di maggiore produttivita', che consentirebbero a questo segmento di trasformarsi in un autentico motore di sviluppo". "Il capitale artistico-culturale, ambientale ed eno-gastronomico del Sud - conclude Confcommercio - e' gravemente sottoutilizzato"

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