gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » OSSERVATORIO » CONFCOMMERCIO, IN CALO LE SPESE DELLE FAMIGLIE
Pubblicato il 10/09/2014 22:10

Confcommercio, in calo le spese delle famiglie

confcommercio, osservatorio

Nel 2013 la spesa delle famiglie ha registrato una flessione del 2,5%, con una contrazione del 7,6 in otto anni. Lo evidenzia Confcommercio durante la presentazione del rapporto dell'ufficio studi sui consumi e spese obbligate. Il reddito disponibile delle famiglie italiane e' tornato ai livelli di 30 anni fa. E' quanto emerge dal rapporto di Confcommercio sui consumi. Nel 2014 il reddito e' stato di 17.400 euro (come nel 2013), nel 1986 era di 17.200 euro.

In otto anni il reddito disponibile reale pro capite e' sceso del 13,1%, pari a un ammontare di 2.590 euro a testa.Nel corso dell'ultimo anno tutte le categorie e le funzioni di consumo sono state penalizzate e sottoposte a un'attenta revisione da parte delle famiglie. Le diminuzioni piu' sensibili hanno interessato i pasti in casa e fuori casa (-4,1%) e in particolare l'alimentazione domestica (-4,6%), i viaggi e le vacanze (-3,8%) e la cura di se' e la salute (-3,5%), al cui interno si e' registrata la netta flessione della spesa per abbigliamento e calzature (-6,3%). 

In poco piu' di 20 anni i consumi degli italiani sono cresciuti complessivamente soltanto del 12,3% e questa crescita e' dovuta esclusivamente alla dinamica positiva dei servizi. Lo comunica la Confcommercio nel suo rapporto dell'ufficio studi sui consumi. La debolezza della domanda interna deriva, quindi secondo Confcommercio, essenzialmente dai consumi di beni che sono fermi da oltre un ventennio. Il consumi pro capite, tra il 1992 e il 2014 , mostrano uno sviluppo in termini reali inferiore al 6%. Escludendo gli affitti imputati tale variazione cumulata scende a poco piu' del 4%. Secondo Confcommercio, la virata strutturale della domanda verso i servizi si riflette nella costante crescita della quota di spesa destinata alla fruizione dei servizi. Nel 2013 la spesa dei servizi ha raggiunto il record del 53% dei consumi. 

Si conferma il trend crescente delle spese destinate ai consumi di beni e servizi obbligati, sale al 41% sul totale dei consumi la quota delle spese incomprimibili (nel 1992 era il 32,3%). Lo rende noto Confcommercio nel suo rapporto sui consumi e spese obbligate. Crolla l'acquisto di beni commercializzabili, passato dal 51,4% del 1992 al 39% del 2014. Tra gli obbligati, sottolinea Confcommercio, in poco piu' di 20 anni e' cresciuta significativamente la spesa per l'abitazione (passata dal 17,1% al 23,9%). 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1