Nel 2013 il numero di giorni di lavoro necessari per pagare tasse, imposte e contributi "raggiungera' il suo massimo storico: 162 giorni (ne occorrevano 139 nel 1990 e 150 nel 2000); ne occorrono 130 nella media europea (-24% rispetto all'Italia)". E' quanto emerge dall'indagine Cer-Confcommercio. Si tratta di "un inasprimento che aggredisce un monte redditi gia' declinante, contribuendo cosi' sia a comprimere la domanda aggregata, sia a scoraggiare l'offerta di lavoro". La complessita' del sistema di prelievo costituisce "un ulteriore fattore di penalizzazione".
I consumi delle famiglie, "nel 2009 ancora capaci di contrastare gli effetti della Grande recessione mondiale, sperimentano oggi una flessione di dimensione mai registrata nei quasi 70 anni di vita della Repubblica italiana". E' un altro dato dell'indagine Cer-Confcommercio 'L'Italia arretra'. Assistiamo "alla disintegrazione di quei fattori che in passato avevano contribuito a stabilizzare il ciclo della nostra economia". Gli investimenti in costruzioni, si legge nell'indagine, "i cui andamenti hanno sovente compensato il ripiegamento congiunturale delle altre componenti della domanda aggregata, registreranno a fine anno la sesta riduzione consecutiva; la produzione industriale, nonostante il comparto manifatturiero sia impegnato in uno sforzo di espansione sui mercati mondiali, e' scesa di oltre il 4% nel primo trimestre e non ha mostrato segni di ripresa nel bimestre aprile-maggio"
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