Europa tecnicamente fuori dalla recessione con il pil a +0,3% nel secondo trimestre. Lo dice l'Eurostat che segnala anche il dato negativo dell'Italia a -0,2%, tra i peggiori dell'eurozona insieme a Olanda, Slovenia e Cipro, resta confermato dalla seconda stima dell'ufficio europeo di statistica dopo la prima del 14 agosto.
Ritorno alla crescita anche per i 27, con +0,4%, contro il -0,1% del primo trimestre e il -0,2% per Eurolandia. Rispetto a un anno prima, il pil e' sceso dello 0,5% nei 17 ed e' rimasto stabile nei 27. La crescita maggiore rispetto al trimestre precedente e' stata registrata in Portogallo (+1,1%), poi in Germania, Lituania, Finlandia e Gran Bretagna (tutti +0,7%). Il pil si e' attestato a +0,5% per la Francia, mentre la Spagna e' rimasta in recessione con -0,1%.
Lieve ripresa del commercio al dettaglio a luglio nell'eurozona, con +0,1% dopo il crollo dello 0,7% di giugno. Nei 28, invece, l'indice ha segnato +0,2% dopo il -0,5% del mese precedente. Rispetto a luglio 2012, invece, il dato e' crollato dell'1,3% nei 17 e dello 0,3% nei 28. Gli aumenti maggiori sono stati registrati in Lettonia e Romania (+2,1%) e Francia (+2%), mentre i cali piu' significativi in Slovenia (-3,4%), Germania (-1,4%) e Svezia (-1,3%). Il dato non e' disponibile per l'Italia.
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