La produzione di rifiuti in Italia arriva a quasi 32,5 milioni di tonnellate all'anno (32.479.000). Di questi oltre 15 milioni finiscono ancora in discarica (49%).
Il nord usa la discarica per il 25% della propria produzione, il centro per il 62%, e il sud per il 66%. Nonostante questo l'industria del riciclo risce a mantenere livelli stabili al 64% con un leggero aumento del 2% rispetto all'anno precedente e il riciclo di 7,5 milioni di imballaggi. Questi i dati del rapporto 'L'Italia del riciclo', promosso da Fise Unire ((l'associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Ecco la mappa dello smaltimento in discarica a livello regionale (tonnellate e percentuale):
- Piemonte: 934 tonnellate 41%;
- Valle d'Aosta: 47 59%;
- Lombardia: 381 8%;
- Trentino Alto Adige: 148 29%;
- Veneto: 464 19%;
- Friuli Venezia Giulia: 91 15%;
- Liguria: 779 79%;
- Emilia-Romagna: 831 28%;
- Toscana: 1.090 43%;
- Umbria: 362 67%;
- Marche: 527 63%;
- Lazio: 2.536 74%;
- Abruzzo: 402 59%;
- Molise: 111 84%;
- Campania: 1.343 48%;
- Puglia: 1.438 67%;
- Basilicata: 185 83%;
- Calabria: 574 61%;
- Sicilia: 2.439 93%;
- Sardegna: 335 41%.
Questo il quadro della filiera dell'industria del riciclo (quantita' in migliaia di tonnellate, differenza rispetto allo scorso anno): - Acciaio: 353, meno 1% - Alluminio: 41, meno 13%; - Carta: 3.526, piu' 3%; - Legno: 1.272, meno 5%; - Plastica: 745, piu' 4%; - Vetro: 1.570, piu' 7%.
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