Il WWF ha inviato una lettera di diffida alla Regione Abruzzo e alla ASL di Pescara in relazione alla vicenda del rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale – A.I.A. del Cementificio di Pescara.
“Sono due le motivazioni principali alla base della diffida, la mancanza di trasparenza nelle procedure seguite e lo stato d’inquinamento dell’area metropolitana che ha bisogno di un profondo risanamento”, si legge in una nota.
Secondo gli ambientalisti, “In primo luogo la Convenzione di Aarhus sulla trasparenza e sulla partecipazione dei cittadini dei procedimenti di tipo ambientale impone agli enti di pubblicizzare l’avvio dei procedimenti di autorizzazione affinché tutti i cittadini e i portatori d’interesse possano partecipare ai lavori con osservazioni. La Regione Abruzzo pare aver omesso tutto ciò e i cittadini, compreso il WWF, la più grande associazione ambientalista, sono rimasti all’oscuro della conferenza dei servizi, con ciò venendo meno i diritti alla partecipazione su un tema così delicato”.
“In secondo luogo, il WWF ritiene che sia del tutto inaccettabile concedere il rinnovo di un’autorizzazione in un contesto di completa illegalità per quanto riguarda la qualità dell’aria a Pescara, a San Giovanni Teatino e a Spoltore, certificata ormai da anni dai dati, peraltro parziali, delle centraline ARTA e dallo stesso Piano della Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo.
E’ ovvio che tale situazione è causata in parte consistente dal traffico veicolare ma la componente industriale contribuisce con le proprie emissioni a determinare questa situazione gravissima. Tutto ciò avviene anche se le emissioni provenienti da ogni azienda, prese singolarmente, rimangono nei limiti di legge. Ai fini dell’impatto sulla salute umana è ovvio che bisogna considerare l’effetto cumulo di tutte queste emissioni. I polmoni e le arterie dei cittadini non reagiscono in maniera diversa se una polvere viene dal traffico veicolare o da un’industria”, conclude la nota.
Questo il commento di Augusto De Sanctis, del WWF Abruzzo: “L’aria a Pescara e dintorni è inquinatissima, distante anni luce dagli obiettivi di legge. Basti pensare che lo scorso anno in via Sacco si sono registrati ben 67 giorni di superamento dei limiti per le polveri sottili contro un limite europeo di 35 giorni. La centralina ARTA di Spoltore segnala livelli di inquinamento disastrosi tra i più alti d’Italia, con 140 giorni di superamento. E’ una vera e propria emergenza sanitaria e rimaniamo allibiti nell’apprendere che la ASL di Pescara starebbe per concedere il nulla osta al rinnovo dell’autorizzazione.".
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