In Abruzzo, in rapporto al numero di lavoratori assicurati Inail, il dato relativo alle malattie professionali e' cinque volte superiore rispetto a quello italiano e anche sul fronte degli incidenti mortali sul lavoro le cifre regionali sono, da almeno 15 anni, al di sopra della media nazionale. A lanciare l'allarme e' il Prc Abruzzo, nel rapporto 'Infortuni e malattie professionali in Abruzzo'. Lo studio e' stato presentato a Pescara nel corso di una conferenza stampa dal segretario regionale Marco Fars, dal capogruppo in Consiglio regionale, Maurizio Acerbo, e dal responsabile Lavoro del partito, Carmine Tomeo, che ha curato l'indagine.
In base ai dati contenuti nel rapporto, l'Abruzzo, nel 2011, e' al terzo posto in Italia per malattie professionali, con 5.714 casi denunciati. Dietro ci sono soltanto Emilia Romagna (7.153) e Toscana (5.843) che, pero', hanno un numero di iscritti all'Inail superiore rispettivamente di quattro e tre volte rispetto all'Abruzzo.
Per quanto riguarda invece gli incidenti mortali sul lavoro, lo studio evidenzia come gli indici infortunistici regionali, negli ultimi 15 anni, siano stati sempre superiori a quelli nazionali. Sempre nel 2011, ad esempio, l'indice di incidenza degli infortuni mortali e' pari a 4,1 su centomila occupati, con 31 decessi contro quello nazionale di 3,7, mentre l'indice di incidenza di infortuni e' di 36,1 casi su mille lavoratori (31,6 in Italia).
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