La convocazione di un tavolo con il direttore generale della Asl L'Aquila-Avezzano-Sulmona, Giancarlo Silveri, per affrontare il caso delle 'inadempienze che hanno portato al secondo intervento della commissione parlamentare d'inchiesta e dei carabinieri dei Nas a decretare la chiusura del centro diurno psichiatrico dell'Aquila collocato dal 4 novembre 2009 in container', e' stata chiesta dal capogruppo in consiglio regionale del Prc, Maurizio Acerbo.
Tutto cio' alla luce della soluzione provvisoria ritenuta 'ghettizzante' adottata dalla Asl dell'Aquila di trasferire il centro in una struttura in affitto nella frazione aquilana di Bagno. La decisione e' stata assunta dopo che la commissione parlamentare, in seguito alla nuova visita del 10 dicembre scorso, ha disposto il sequestro dei container che si trovano nel complesso di Collemaggio stabilendo che se entro 7 giorni non verra' attuata una soluzione, ci sara' lo sgombero.
'Il manager Silveri - ha spiegato Acerbo - ha pensato di correre ai ripari 'ordinando' il trasferimento del centro diurno in una palazzina gia' in affitto da tempo, ubicata nella frazione di Bagno, lontana da qualsiasi contesto sociale e urbanizzato, che comporterebbe gravi difficolta' di mobilita' in autonomia per gli utenti del centro diurno psichiatrico. Il governatore Chiodi dovrebbe convocare al piu' presto un tavolo con direttore generale, sindaco dell'Aquila e presidente della provincia per affrontare l'emergenza venutasi a creare e trovare soluzioni condivise in linea con la legislazione (progetto obiettivo nazionale salute mentale) e le raccomandazioni dell'oms e della conferenza europea sulla salute mentale'.
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