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Pubblicato il 05/10/2012 15:03

Antonio Di Pietro a Pescara

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Il leader dell'Idv: "se fosse per me riunirei Abruzzo e Molise"

 

 "L'esperienza Monti ha portato il paese dalla padella alla brace perche' abbiamo piu' disoccupazione, piu' disuguaglianza sociale, piu' debito pubblico, costo della vita piu' alto. Per questa ragione l'appello che facciamo e' di costruire da subito una coalizione di programma che metta al primo posto una maggiore pacificazione sociale". Lo ha detto oggi a Pescara Antonio Di Pietro parlando con i giornalisti.

Come primo atto, ha aggiunto, "attraverso una tassazione dei grandi patrimoni e delle speculazioni finanziarie", questa coalizione dovrebbe ristabilire "chi deve farsi carico del debito dello Stato, non piu' solo i poveri cristi e gli onesti. Una coalizione che, ripartendo dalla foto di Vasto, abbia il coraggio e l'umilta' di presentarsi agli elettori con un ricambio generazionale della propria classe dirigente" e una serie di impegni, cioe' "mai piu' condannati in Parlamento, mai piu' rinviati a giudizio nelle istituzioni e nei primi cento giorni non piu' questa falsa legge anticorruzione che stanno proponendo ma un ripristino del falso in bilancio come reato e l'incandidabilita' dei condannati". 

Ai giornalisti che gli chiedevano di una sua possibile candidatura alle primarie del centrosinistra, il numero uno dell'Idv ha risposto: "L'Italia dei valori sta cercando di costruire una coalizione di programma che dica ai cittadini prima delle elezioni quale programma, quale squadra e quale coalizione. Oggi come oggi non esiste la coalizione e non potrei candidarmi in un altro partito perche' sono il presidente dell'Italia dei valori". a Pescara,

Spazio poi al commento dell'ex magistrato sulla legge elettorale: "La legge elettorale che stanno proponendo  va contro le coalizioni e io non posso candidarmi in primarie di partito perche' quella e' una resa dei conti all'interno del partito. Se si potesse costituire una coalizione di programma e di governo, l'Idv fara' la sua parte, con spirito di responsabilita', ripartendo da quell'impegno programmatico che l'anno scorso abbiamo detto e quest'anno abbiamo ribadito a Vasto. Quanto alle candidature - ha concluso Di Pietro - vedremo in concreto quelle possibili, non escludendo la mia, ma ritenendo apprezzabili anche le altre". "Abbiamo fatto la proposta di una alleanza di centro sinistra riformista dove il lavoro e la legalita' siano al primo posto  - ha proseguito - e vogliamo capire se il Pd vuole confrontarsi con noi su questi temi o se preferisce dialogare con l'Udc o con o con chi questi temi li combatte".  "Noi un'alleanza riformista di centro sinistra la faremo ugualmente, ci auguriamo anche con Pd. Ma non rinunceremo perche' rinuncia il Pd". 

 Di Pietro ha poi lanciato la sua proposta: "Se potessi scegliere io rimetterei insieme Abruzzo e Molise. Pastori d'Abruzzo eravamo e tali siamo rimasti". Le due regioni insieme "potevano avere un valore" - ha commentato - ma "dividendole in due abbiamo dimezzato il valore". Per Di Pietro non ci sono "differenze culturali" mentre ci possono essere "differenze territoriali" e comunque si potrebbe "mettere in sinergia le risorse". "Bisogna avere il coraggio e l'umilta' di capire che il campanilismo non porta da nessuna parte".

"Il modello di federalismo che si e' sviluppato in Italia ha generato sprechi, ruberie, duplicazioni e ingestibilita' della cosa pubblica". Lo ha detto a Pescara il leader dell'Idv Antonio Di Pietro annunciando che il partito e' "favorevole a rivedere il sistema federale del nostro paese, tenendo conto che bisogna intervenire non solo a livello regionale ma anche a livello territoriale nel suo complesso".  "Le strutture territoriali - ha fatto notare Di Pietro - sono state immaginate "sulla logica delle giornate di cavallo. Questure, prefetture, preture e uffici territoriali sono stati immaginati in modo che con una giornata di cavallo si potesse raggiungere tutto. Non c'erano i mezzi meccanici attuali, mentre oggi schiacciamo un bottone e parliamo con il mondo intero. E' assurdo quindi prevedere una miriade di strutture sul territorio e bisogna avere il coraggio di dirlo", pur sapendo che puo' sollevare polemiche. Di Pietro ha aggiunto che "il sistema delle Province non e' piu' utile ne' necessario e la soluzione adottata e' una furbata: non risolve i problemi e mantiene gli sprechi". Da eliminare, ha concluso, quella "miriade di consorzi, comunita' montane e societa' a partecipazione pubblica". 

Un commento è stato dedicato anche alle prossime elezioni regionali del Lazio: "L'Idv e' stato il primo partito che si e' confrontato con Zingaretti", ma "quello di ieri e' stato un incontro per un percorso da costruire insieme sul piano programmatico. Non e' un si' a prescindere". Lo ha detto stamani a Pescara il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, il quale ha ricordato che ieri, a Roma, e' stato "rilanciato" l'accordo di Vasto. "Vasto - ha aggiunto - e' diventato un punto di riferimento importante per la politica nazionale. E' vero che stavolta mancava un protagonista, nella foto, ma e' anche vero che senza il protagonismo dell'Idv non c'e' alternativa al governo degli affari suoi di Berlusconi e al governo delle disuguaglianze sociali di Monti". 

 

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