gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » POLITICA » LA LETTERA AGLI ABRUZZESI DEL PROFESSOR ACHILLE GASPARI
Pubblicato il 13/02/2013 12:12

La lettera agli abruzzesi del professor Achille Gaspari

pescara, abruzzo, chieti, teramo, l'aquila, gaspari, lettera, achille, gissi, zio remo, abruzzesi, centrosinistra, centro democratico

"L'eredità politica di mio padre troppo grande per essere perduta"

Il capolista al Senato per il Centro Democratico, il professor Achille Lucio Gaspari, ha scritto una lettera alle famiglie abruzzesi, nella quale si spiegano le ragioni del suo impegno in queste elezioni. "Mi sono chiesto se l’esperienza di mio padre, - scrive nella lettera - così importante e così ancora presente nel ricordo di tutti, potesse essere troppo ingombrante. Dopo la sua morte, ho capito che la sua eredità è troppo grande per andare perduta". Gaspari, con il Centro Democratico, è nella coalizione di Centrosinistra, con Pd e Sel e mira a rilanciare il ruolo dell'Abruzzo, facendo anche un paragone con quella che era la regione di qualche anno fa. "Ricordo il suo Abruzzo: era forte, autorevole, vincente - si legge ancora - Penso all’Abruzzo di oggi, invece, e vedo aspirazioni mortificate, speranze sopite. E allora la mia decisione è scaturita spontaneamente: non potevo rimanere a guardare. Il nostro territorio ha bisogno di essere rappresentato sui tavoli che contano, ha necessità di far sentire la sua voce".

 

Il testo integrale della lettera

 

Care famiglie,

siamo alla vigilia di un appuntamento elettorale molto importante. Il governo che nascerà, infatti, dovrà fare i conti con una crisi che ha piegato le risorse del paese e ha generato un generale senso di sfiducia. Ho riflettuto a lungo prima di scendere in politica. Mi sono chiesto se l’esperienza di mio padre, così importante e così ancora presente nel ricordo di tutti, potesse essere troppo ingombrante. Io sono un medico, ho sempre avuto a che fare con la vita delle persone, la vita da salvare, quella che a volte è appesa a un filo dentro le sale operatorie. Ho sempre osservato la politica attraverso le vicende di mio padre e oggi, dopo la sua morte, ho capito che la sua eredità è troppo grande per andare perduta.

Ricordo il suo Abruzzo: era forte, autorevole, vincente. Penso all’Abruzzo di oggi, invece, e vedo aspirazioni mortificate, speranze sopite. E allora la mia decisione è scaturita spontaneamente: non potevo rimanere a guardare. Il nostro territorio ha bisogno di essere rappresentato sui tavoli che contano, ha necessità di far sentire la sua voce. Ecco, mi impegno a servire l’Abruzzo. Lo faccio con il Centro Democratico, un partito che rispecchia i valori a cui mi sono sempre ispirato. Spero che vogliate darmi fiducia, perché io investirò tutte le mie forze e tutta la mia volontà per ripagarla. Ho un dovere morale che mi guida e la certezza che, con la serietà e con il lavoro, si possano raggiungere grandi risultati.

 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 2