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Pubblicato il 10/02/2015 22:10

Campus automotive, Di Stefano chiede chiarezza sui progetti

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La decisione di rinviare la realizzazione del Campus-automotive e destinare i fondi Par-Fsc (Fas) a nuovi progetti suscita "perplessita' e preoccupazione" per Forza Italia. Sono "tante le ombre su questa decisione" e a sollevarle sono l'onorevole Fabrizio Di Stefano e il gruppo consiliare di Forza Italia rappresentato da Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa a Pescara. "Ci si chiede - sottolinea Di Stefano - se la Regione abbia calcolato i rischi legati a un iter complesso e alla tempistica che dovra' essere rispettata per arrivare alla rimodulazione di questi fondi; finanziamenti che il governo D'Alfonso vuole destinare prioritariamente a progetti di ricerca e contratti di sviluppo locale. Lasciano esterrefatte le giustificazioni addotte emerse nel corso di un tavolo svoltosi a gennaio al quale mancavano inspiegabilmente numerosi portatori di interesse: tra queste c'e' il fatto che la Camera di Commercio di Chieti, ente attuatore del progetto originario, debba rinnovare le cariche. Non e' chiaro, poi, come vogliano utilizzare concretamente questi fondi, per ora c'e' solo una definizione aleatoria, e soprattutto quali saranno le ricadute occupazionali. Un'altra preoccupazione riguarda i tempi a disposizione, sempre piu' stretti, per la pubblicazione di bandi con cui assegnare ben 26 milioni di euro".

"Con questa scelta - ha rimarcato Di Stefano - la Regione si assume una grossa responsabilita' e c'e' il serio rischio di perdere queste risorse. Si vuole bloccare un progetto che ha avuto una gestazione che dura da anni, che ha visto un confronto costante con sindacati, associazioni, organizzazioni professionali, portatori di interesse, dettagliato sul piano economico e finanziario e soprattutto con chiare ricadute occupazionali sul territorio. Di contro viene intrapresa una strada non meglio identificata. Interroghero' i ministeri competenti (Sviluppo economico e Pubblica Istruzione) - conclude Di Stefano - per capire se almeno loro siano stati coinvolti e soprattutto se sono d'accordo".

"Questi cambi di direzione sulla programmazione comunitaria 2007/2013, tra l'altro su percorsi gia' ampiamente consolidati, sono una costante di questo governo regionale - ha affermato Mauro Febbo - ma nessuno e' passato sul tavolo del Comitato di sorveglianza con il concreto rischio che non vengano autorizzati. Vogliamo capire se poi entro il 31 dicembre arriveranno, se saranno espletati tutti i passaggi dovuti e sinceramente i dubbi sono molto seri". "Nel prendere queste decisioni - ha aggiunto Lorenzo Sospiri - si sono dimenticati di coinvolgere sindacati, Confindustria, Organizzazioni datoriali e probabilmente i ministeri. I tempi si dilatano e si rischia di far saltare tutto. Questa e' l'ennesima dimostrazione del pressappochismo di questo Esecutivo che non ha idee chiare neppure su quello che e' un asset prioritario per la nostra regione"

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