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Pubblicato il 17/12/2012 23:11

Centri per l'impiego, Gatti: attendiamo la legge di stabilità

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L'assessore: stupito dal comunicato delle Province. Attendiamo l'indicazione sul Governo per il trasferimento delle risorse

 

'Leggo con stupore un comunicato delle Province abruzzesi sul tema dei Centri per l'impiego in cui si fa riferimento a un presunto 'incredibile ritardo della Regione nel trasferire fondi europei' per la gestione dei predetti uffici alle Province. Nessun ritardo - dichiara in una nota l'assessore al Lavoro della Regione Abruzzo, Paolo Gatti, il quale spiega -, attendiamo solo che il Parlamento approvi la legge di stabilita' che risolvera' il caos legislativo sul tema, indicando a quale livello istituzionale spetteranno le competenze'.

Per entrare nei dettagli tecnici della vicenda, prosegue l'assessore, 'come e' ben noto il D.L nr. 188/2012 concernente il riaccorpamento e il riordino delle funzioni delle Province non verra' convertito in legge. Pertanto, restano vigenti la Legge, nr. 214/2011 (c.d. 'Salva Italia' - peraltro, sotto il vaglio di legittimita' costituzionale) e la Legge, nr. 145/2012 (c.d. 'spending review'). Il combinato di disposto di queste due leggi si caratterizza per forti contraddizioni. Si ha contezza che il ministro della Funzione Pubblica presentera' delle norme intruse alla Legge di Stabilita' per risolvere il problema. Dall'esame delle prime bozze, si delineerebbe un quadro che elimina le dissonanze, ma che resuscita il problema delle competenze, ricreando scenari vecchi di mesi'.

'Si suppone - aggiunge Gatti - che le funzioni di competenza esclusiva statale finora gestite dalle Province andranno ai Comuni, mentre le funzioni di competenza concorrente statale finora gestite dalle Province andranno alle Regioni. I servizi per l'impiego sono a competenza concorrente. Se tali informazioni dovessero essere confermate, la Regione dovrebbe assumere la gestione diretta dei centri per l'impiego, comprese le attivita' di orientamento. In altri termini, sparirebbe la competenza provinciale, posta a base della creazione degli Organismi Intermedi. Tale impostazione non ci convince e ci auguriamo che non si realizzi. Tuttavia, e' necessario comprendere quale saranno i 'paletti istituzionali' definitivi e non e' possibile far approvare atti in Giunta che potrebbero essere sconfessati e o stravolti il prossimo 21 dicembre, giorno di approvazione in Parlamento della legge di stabilita'. L'unica cosa incredibile, in questa vicenda, oltre alla confusione nel quadro normativo nazionale, e' la piena inconsapevolezza di coloro che, a nome delle Province, hanno stilato un comunicato privo di qualsiasi fondamento giuridico e nei fatti. In tema di clamorosi ritardi, va invece segnalato che la maggior parte delle Province, nonostante ripetuti solleciti, non ha ancora prodotto le proposte di dimensionamento scolastico e per i nuovi indirizzi di studio e che, se cio' non avverra' entro il 18 dicembre - data piu' volte prorogata -, per la Regione non sara' possibile procedere ad ampliare l'offerta formativa delle scuole abruzzesi, con evidente danno per migliaia di famiglie e soprattutto per gli studenti'.

 

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