Il Consiglio dei ministri ha decretato la fine dei tribunali minori abruzzesi. Dal 2017, i presidi di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, saranno soppressi, come altri 27 tribunali minori d'Italia che, però, chiuderanno già dal 2014. Nel provvedimento del governo sono previste le soppressioni in totale di 31 tribunali e 31 procure, la cancellazione di 220 sedi distaccate di tribunali sparse in tutte le regioni italiane, e di 667 uffici di giudici di pace.
Sono stati invece salvati i tribunali delle zone ritenute ad alta infiltrazione mafiosa che rischiavano di scomparire.
Avezzano e Sulmona saranno accorpate all’Aquila, Lanciano e Vasto a Chieti, con il trasferimento di circa 200 tra giudici e impiegati.
Sindaci abruzzesi pronti al ricorso in Corte Costituzionale
Sindaci abruzzesi 'in conclave' per preparare le contromosse mirate a invalidare il decreto legge del Governo Monti che, si legge in una nota, 'ha calato la mannaia sui presidi della legalità di Avezzano, Vasto Lanciano e Sulmona'. Lunedì prossimo, alle 17, nel Municipio di Avezzano, i sindaci Giovanni Di Pangrazio (Avezzano), Luciano Lapenna (Vasto), Mario Pupillo (Lanciano) e il vice sindaco di Sulmona, Enea Di Ianni, esamineranno il provvedimento del Governo Monti per decidere la strategia da adottare, decisi comunque a impugnare il provvedimento e portare 'il Governo davanti alla Corte Costituzionale'.
'Il consiglio dei ministri - dichiarano i sindaci nella nota - ha calpestato un territorio messo già in ginocchio dal terremoto e ha assestato il secondo schiaffo al Parlamento Italiano, prima interpretando una legge in maniera distorta, poi non rispettando le indicazioni delle Commissioni giustizia di Camera e Senato, che hanno ribadito l'esatta interpretazione della legge che fissa l'esercizio della delega fra tre anni, poiché la situazione infrastrutturale dell'Abruzzo, in particolare dell'Aquila, non consente la chiusura dei tribunali. Sarebbe il caos'.
Obiettivo dei sindaci e' costringere il Governo dei tecnici alla corretta applicazione del comma 5 Bis dell'articolo 1 della legge 14 settembre 2011 n.148, recante delega al governo per la riorganizzazione degli uffici giudiziari. Per gli effetti prodotti dal sisma del 2009, sulle sedi dei tribunali dell'Aquila e di Chieti - ricordano i sindaci - e' differito di tre anni il termine di cui al comma 2 per l'esercizio della delega relativamente ai tribunali delle province dell'Aquila e Chieti, ovvero Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. 'Il governo dei tecnici - concludono i sindaci abruzzesi - seppur chiamato a un lavoro di risanamento dello Stato, non puo' by-passare il Parlamento'
L'iniziativa del Partito Democratico
I parlamentari abruzzesi del Pd Franco Marini, Giovanni Legnini, Lanfranco Tenaglia e Giovanni Lolli criticano la decisione assunta ieri dal Consiglio dei Ministri che dispone la chiusura dei Tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, a fronte della norma in vigore che disponeva il rinvio di tre anni della decisione sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie abruzzesi .
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