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Pubblicato il 18/05/2013 08:08

Cialente: entro 10 giorni vanno trovati i soldi per la ricostruzione

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Di Pangrazio e D'Amico (consiglieri regionali del Pd): sorpresi dalla parole del sindaco dell'Aquila

 

'Salvo ultimi ripensamenti, nel decreto di oggi L'Aquila non e' presente. In una decina di giorni devono trovare i soldi, se non li trovano vuol dire che la citta' e' stata abbandonata, sarebbe una sentenza di morte'. Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, a margine di una conferenza stampa.

'Bisognera' prendere una decisione di responsabilita', penso che parleremo con la maggioranza in Giunta dello scioglimento del Consiglio', ha minacciato. Prosegue cosi' la mobilitazione del sindaco dopo che la scorsa settimana per accendere i riflettori sulla necessita' di finanziamenti ha spedito la sua fascia tricolore alla portineria del Quirinale e fatto rimuovere il tricolore in tutti gli uffici pubblici, ricevendo di conseguenza un decreto del prefetto del capoluogo abruzzese, Francesco Alecci, che gli intima di cessare la protesta pena la possibile sospensione e infine la rimozione dall'incarico.

Evidenziando la scarsita' di risorse attualmente disponibili, il primo cittadino ha spiegato che 'con 300 milioni si ricostruisce in 25 anni, credo che a quel punto non sara' piu' il caso di avere gli enti locali'. 

'Ieri Vasco Errani, un vero presidente di Regione, ha convocato una conferenza stampa con tutta la Giunta regionale nella quale ha evidenziato che l'Emilia Romagna ha a disposizione 10 miliardi, ricostruiranno tutto. In proporzione, L'Aquila avrebbe dovuto avere almeno 30 miliardi. Noi non ci siamo'. Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, parlando dell'impasse nella ricostruzione all'Aquila.

'Non ci siamo perche' contiamo poco, l'Abruzzo conta poco, non c'e' stato un Consiglio regionale per la legge - ha sbottato - Diamo questi ultimi dieci giorni di tempo per coprire l'emendamento, se non verra' coperto penso che tutti gli aquilani dovranno tirare le somme, anche se non vedo il clima di qualche decennio fa, quando gli aquilani, forse anche sbagliando, avevano voglia di combattere'.

Sempre sulla Regione, dopo aver minacciato lo scioglimento del Consiglio comunale, Cialente ha detto che 'stessa cosa dovrebbe fare il presidente della Regione, ma a lui, come a Ricciuti e a De Matteis dell'Aquila non frega nulla', in riferimento alla polemica conferenza stampa di ieri del vice presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, e del consigliere regionale del Popolo della liberta', Luca Ricciuti.

Di Pangrazio e D'Amico: sorpresi dalla parole di Cialente

 'Ci hanno sorpreso le dichiarazioni del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che ci pare non rappresentino correttamente il nostro lavoro di consiglieri regionali'. Lo hanno affermato, in conferenza stampa, i consiglieri regionali del Pd originari della provincia dell'Aquila Giovanni D'Amico e Giuseppe Di Pangrazio, rispondendo alle esternazioni del primo cittadino del capoluogo al quale hanno inviato una lettera al sindaco per chiedere un chiarimento 'necessario per sviluppare una comune battaglia per la ricostruzione dell'Aquila, luogo simbolico e vitale nella storia della nostra regione, al fine di evitare che questa contrapposizione porti a ricadute negative anche per l'intero Abruzzo'.

I consiglieri regionali del Pd hanno asserito di essere sempre stati 'parte attiva nelle problematiche riguardanti la ricostruzione post-terremoto'. Il gruppo ha poi illustrato la risoluzione che sara' portata all'esame del Consiglio regionale nel corso della seduta straordinaria di martedi' 21 maggio. Una seduta richiesta dalla minoranza per chiedere la definizione di una legislazione puntuale sulla ricostruzione, in cui vengano definiti il ruolo e le competenze della Regione soprattutto 'rispetto alla contrapposizione dalla quale uscire attraverso la mediazione istituzionale'.

Nella risoluzione che verra' discussa in aula si chiede al Consiglio regionale, al presidente della Giunta, Gianni Chiodi, e alla Giunta di impegnarsi per 'risolvere l'anomalia abruzzese nell'ambito della ricostruzione, dotando la Regione di una legislazione dedicata, in grado di legare la necessita' della ricostruzione del capoluogo alla necessita' di rilancio della politica di sviluppo economico e sociale dell'intero Abruzzo'.

Nel documento si chiede anche l'avvio dell'iter di approvazione della legge regionale 'L'Aquila capoluogo dell'Abruzzo', partendo dai testi gia' depositati nella Commissione competente, e attivando una serie di consultazioni pubbliche, per raccogliere istanze e best practices. 

 

 

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