"Credo che sia stato un errore del Pd non aver presentato un candidato abruzzese alle elezioni Europee. Oltretutto, nel nostro territorio non c'e' stata campagna elettorale". Cosi' il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, sulla flessione in termini di affluenza al voto alle Europee di circa il 7% che si e' verificata nel comune dell' Aquila. Secondo i dati finali dell'affluenza forniti dalla struttura della Regione Abruzzo, a livello comunale ha votato il 57,51%, a livello provinciale il 59,26% a fronte del 64,13% globale in Abruzzo, alla luce di una media nazionale di circa il 58,69%. "Non c'e' una disaffezione verso l'Europa - continua - nei casi in cui c'e' stato il candidato, vedi Tsipras con l'Aquilana Bonanni, c'e' stata una risposta". Cialente sottolinea "la contraddizione tra la mancanza di una figura abruzzese e il fatto che il futuro dell'Aquila e' legato alle decisioni comunitarie, in particolare alla cancellazione del tetto del 3 per cento per le spese effettuate in caso di calamita' naturali". "Questi errori spiegano un po' di delusione che ha portato gli aquilani a votare di meno alle Europee", conclude Cialente
"La vittoria schiacciante del Pd ci da' la speranza che si possa cancellare in Europa la vergogna del tetto del 3% sulle spese per le calamita' naturali che poi, per noi, rappresenta la certezza della ricostruzione". Cosi' il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, sul risultato del Pd alle consultazioni europee. "La grande affermazione del Pd - continua il primo cittadino della capoluogo d'Abruzzo distrutto dal sisma del 2009 - mi rida' speranza che se si fa politica seriamente si possono battere i populismi e avere riscontri da parte dei cittadini che hanno detto 'basta populismi' e che hanno bocciato chi ha governato male negli ultimi venti anni. Ora vedo la strada delle riforme in discesa per far tornare l'Italia un paese normale".
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