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Pubblicato il 12/07/2012 15:03

Codici: "A Pescara una rete moderna per l'acqua è inutilizzata"

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La denuncia dell'associazione che si candida alla presidenza dell'ente

 

'Sotto Pescara c'e' una rete idrica moderna e nuova di zecca, in polietilene, a dispersione zero, che, realizzata dal Comune, non e' mai stata utilizzata. Si continua invece a usare la vecchia rete che, con una perdita del 60%, e' un vero e proprio colabrodo'. Lo ha affermato, intervenendo sull'emergenza siccita' in Abruzzo, il segretario provinciale pescarese dell'associazione Codici, Domenico Pettinari, nel corso di una conferenza stampa.

'Inizialmente - ha spiegato - il Comune aveva chiesto a ogni cittadino 700 euro per l'allaccio alla nuova rete, ma ovviamente la cifra era eccessiva e si e' deciso di non procedere. Il problema e' che poi non e' stato fatto piu' nulla per l'allaccio. Parliamo di una rete costata milioni di euro e questo e' un danno erariale notevole'.

'Se l'Aca fosse una societa' seria - ha proseguito Pettinari -, nel 2005, una volta subentrata, avrebbe dovuto mettersi subito al lavoro, senza chiedere altri soldi ai cittadini. A nostro parere e' necessario disporre immediatamente l'allaccio delle utenze, anche perche' con la nuova tariffa dell'acqua l'azienda dovrebbe riuscire a coprire le spese'.

'Si parla di emergenza idrica, ma nessuno parla di questa nuova rete. E' un dramma allucinante, anche perche' l'impianto rischia di marcire. L'Abruzzo - conclude il segretario di Codici - e' la regione piu' ricca di acqua: se c'e' un'emergenza e' a causa della cattiva gestione'. 

Contro la 'politica fallimentare' dell'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) di Pescara, definita come un 'carrozzone clientelare, un mostro succhiasangue', l'associazione Codici (Centro per i diritti del cittadino) ha deciso di candidare - rifiutando ogni compenso - il segretario regionale, Giovanni D'Andrea, alla presidenza dell'azienda per la gestione idrica.

"Dai primi esposti del 2006 - ha sottolineato Pettinari-, quando abbiamo stilato una lista della cosiddetta 'parentopoli' all'Aca, a tutte le altre inchieste partite proprio grazie a noi; dalle centinaia di migliaia di euro dilapidati per consulenze esterne, nonostante l'elevato numero di professionisti interni, alla chiusura del bilancio con 13 milioni di passivita''.
'L'Aca - ha aggiunto Pettinari - e' l'esempio piu' atroce della gestione pubblica in Italia. Sono necessarie persone capaci di gestire questa azienda, che negli anni ha sempre aumentato le tariffe in maniera spropositata senza dare nulla in cambio. Vedendo tutto cio' - ha evidenziato - abbiamo sentito il dovere di presentare un nostro candidato'.
Il curriculum del segretario regionale di Codici arrivera' sul tavolo dell'assemblea dei soci, ovvero tutti i sindaci del comprensorio, che saranno chiamati a votare, in base alle competenze dei candidati. D'Andrea, 58 anni, nel caso in cui dovesse essere eletto si dimettera' da ogni incarico svolto nell'ambito dell'associazione.

 

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