La seduta del Consiglio regionale dopo una mattinata caratterizzata da rinvii e riunioni e' stata sciolta per mancanza del numero legale. All'epilogo, a cui si e' giunti dopo che per ben tre volte e' stata chiesta la verifica sui presenti, e' stato causato dall' assenza dei consiglieri della maggioranza di centrodestra. In particolare la mancanza decisiva del numero legale e' stata decretata durante la votazione del rinvio in commissione del progetto di legge sulla disciplina dell'albergo diffuso riguardante il ''recupero e restauro conservativo dei borghi antichi e centri storici minori della Regione Abruzzo attraverso la valorizzazione del modello abruzzese di ospitalita' diffusa''. Stando a quanto emerso da fonti del centrodestra, le assenze nella coalizione di maggioranza sarebbero state tutte giustificate.
Esplode invece la polemica da parte del capogruppo del Partito democratico, Camillo D'Alessandro che ha detto "Ancora una volta oggi e' saltato il consiglio regionale per mancanza del numero legale in maggioranza dovrebbero essere ventitre', ma non ci arrivano, e il Pd affonda il coltello nella piaga chiedendo la verifica del numero legale e per tre volte di seguito la maggioranza non c'è''. Tra gli scranni di palazzo dell'Emiciclo uno dei temi preferiti e' stato quello della data delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale che in Abruzzo e' stato eletto il 15 dicembre 2008. L'unico provvedimento adottato dal Consiglio regionale e' stato la risoluzione per chiedere il trasferimento nel carcere di Teramo di Davide Rosci (condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per gli scontri di Roma dell'ottobre 2011). Il giovane e' attualmente detenuto a Viterbo.
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