''Sgombriamo il campo dalle ipocrisie. L'area ex CO.FA. che domani Chiodi trasferirà a trattativa privata alla Camera di Commercio di Pescara e' quella di maggior pregio dell'intera area metropolitana Chieti - Pescara. Un'area a ridosso del Porto Turistico di Pescara che, in un momento di crisi come quello che sta vivendo l'edilizia, vale una vera e propria fortuna per chiunque avra' la possibilita' di metterci sopra anche un solo mattone". Punta l'attenzione sull'ex Cofa, il capogruppo Idv al consiglio regionale, Carlo Costantini. "La questione e' proprio questa. Potra' la Camera di Commercio di Pescara realizzarci sopra (o farci realizzare da qualcuno) interventi edilizi? E se sì, quali interventi potra' realizzare? Dietro questi interrogativi, solo in parte risolvibili con la lettura delle previsioni del Piano Regolatore di Pescara, si celano i reali obiettivi di una operazione che formalmente appare come un pessimo affare per la Camera di Commercio. Dunque se, come devo presumere, domani Chiodi rispettera' la legge, dovra' iscrivere con l'atto di alienazione un vincolo di destinazione che consentira' alla Camera di Commercio di sfruttare l'area solo per interventi associabili alle c.d. "urbanizzazioni secondarie": in pratica per una scuola, un impianto sportivo o anche una chiesa, o magari una sede della Camera di Commercio. Di certo non potra' sfruttarla per realizzare alberghi o negozi o, ancor meno, per residence o appartamenti."
"Ma allora sulla base di quali presupposti il Presidente della Camera di Commercio di Pescara evoca il project financing per la realizzazione e la gestione degli interventi su quell'area? - si domanda Costantini. - E perche' all'operazione partecipa un soggetto privato, quale e' una Fondazione, che di certo non ha i requisiti per beneficiare di una alienazione regionale a trattativa privata? Ed ancora, perche' PD e PDL, che fingono di litigare pure per l'ingresso in curva allo stadio di Pescara, vanno d'amore e d'accordo sulla piu' grande operazione immobiliare degli ultimi dieci anni, sulla quale non si dicono una sola parola storta o fuori luogo?"
"E, soprattutto, perche' non si e' seguita la strada piu' logica e trasparente, quella della preventiva definizione analitica di tutte le potenzialita' del sito e del successivo ricorso al mercato, piuttosto che quella esattamente contraria, che vedra' Chiodi vendere a trattativa privata un sito il cui destino (e conseguente valore) e' ancora tutto da scrivere?'', conclude Costantini
Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere regionale di Rifondaizone Comunista Maurizio Acerbo. "La ritengo una scelta discutibile e illegittima". Così il Consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, commenta l'accordo tra Regione Abruzzo e Camera di Commercio di Pescara, che domani mattina sarà stipulato per la cessione all'ente camerale delle aree ex-Cofa di Pescara. "Sicuramente si tratta di una scelta che va contro gli interessi della città di Pescara e della stessa Regione Abruzzo – aggiunge Acerbo –. Ritengo grave, infatti, che prima di procedere, il Sindaco e il Presidente non abbiano ritenuto di chiedere un atto di indirizzo ai consigli comunale e regionale. Non sono chiare le ragioni di interesse pubblico che dovrebbero motivare questa scelta. E' assai dubbia la legittimità. Se mettiamo insieme le previsioni dell'orrendo Piano Particolareggiato predisposto dall'amministrazione comunale e la cessione alla Camera di Commercio diventa evidente che non vi è relazione con le finalità istituzionali dell'ente camerale. Invitiamo Chiodi e Mascia a una pausa di riflessione".
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