''Distrutta la casa degli aironi, una colonia di circa 50 esemplari che si erano stabiliti nell'area del torrente Vibrata'': la Task Force ambientale presieduta da Giuliano Marsili contesta il Genio Civile regionale per le recenti opere fluviali eseguite sul torrente che scorre nella Val Vibrata e parla di interventi che, dal punto di vista della sicurezza, potrebbero ''peggiorare la situazione ed aggravarla in caso di piena forte''.
''L'intervento all'altezza dei tre ponti - ricorda Marsili - era stato gia' contestato prima dell'estate perche' viene ritenuto inutile per via delle melme fortemente inquinate riportate alla luce con l'abbassamento del letto sotto i tre ponti, melme che non sono state asportate, ma che vengono spalmate lungo il torrente e che alla prima piena verranno trasportate in spiaggia, mettendo cosi' a rischio la prossima stagione estiva''. In riferimento ai lavori finalizzati a ''facilitare l'accesso delle acque piovane provenienti dalla nuova condotta di Via Veneto'', gli ambientalisti sottolineano che ''la Regione non ha tenuto conto che l'apporto enorme delle acque dalla nuova condotta mette a rischio la tenuta degli argini, argini che non sono stati ne' rinforzati ne' ricostruiti''.
''In compenso sono state distrutte le case degli aironi bianchi - dice Marsili - e non si comprende come gli uffici regionali non tengano conto che quell'area e' compresa nell'oasi di protezione della fauna. Visto che gli interventi della Regione e del Genio Civile producono piu' danni che soluzioni - concludono gli ambientalisti - la speranza e' che diminuiscano sempre piu' i trasferimenti di denaro dal Governo Centrale, bloccando di fatto tutti i programmi dei lavori nel prossimo futuro''.
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