L'Abruzzo si rilancia, protagonisti i Comuni nel recupero edilizio e nelle procedure ambientali e paesaggistiche. Il settore di pianificazione-tutela-valorizzazione del territorio della Regione Abruzzo - spiega una nota - puo' vantare due novita' che, oltre a favorire la ripresa di settori importanti dell'economia regionale, attraverso semplificazioni e premialita', indicano con chiarezza una volonta' di rendere protagonisti i Comuni, ed i settori produttivi interessati, in materie fondamentali quali urbanistica, edilizia ed ambiente. L'approvazione in Consiglio Regionale di una norma che rilancia il settore edilizio, attraverso il riordino e la qualificazione del patrimonio esistente, senza ulteriore consumo del territorio, precede di poche ore l'incontro che l'assessore Giuliante ha tenuto con tecnici ed amministratori dei Comuni abruzzesi per illustrare la L. R. 28.08.2012 n. 46, entrata in vigore il 6 settembre scorso, che prevede una serie di semplificazioni, "ridefinendo" le competenze di Regione e Comuni relativamente alle funzioni su vigilanza, autorizzazioni e regime transitorio in materia paesaggistica ed ambientale. Il nuovo assetto normativo - spiega la nota - prevede una competenza diretta della Regione "solamente" nelle ipotesi di interventi promossi dalla Regione e di interventi che interessano piu' di un Comune (area vasta o intercomunale).
Viceversa, qualora le previsioni proposte negli strumenti di pianificazione si limitino ad un mero recepimento del P.R.P., l'Amministrazione locale non e' piu' tenuta ad acquisire il parere di competenza regionale, ma semplicemente a trasmettere la dichiarazione di conformita' al P. R. P. delle previsioni proposte in allegato alla deliberazione di definitiva approvazione del proprio strumento. La trasmissione per conoscenza alla Direzione regionale competente della dichiarazione di conformita' delle previsioni proposte agli usi consentiti dal P.R.P. non sono causa di sospensione dello svolgimento dell'attivita' amministrativa di competenza comunale, fatti salvi gli esiti di un eventuale accertamento regionale, richiesto da portatori di interesse e/o nei casi in cui sorgono fondati dubbi sull'interpretazione fatta dall'ente locale. Entrambe le norme vedono il settore delegato all'assessore Giuliante protagonista di un'azione semplificativa delle procedure unita ad un coinvolgimento diretto dei Comuni nelle scelte programmatorie e di verifica che riguardano il territorio e la ripartenza del settore edilizio in attesa di un riordino complessivo in materia urbanistica ed edilizia. La possibilita' (evitando procedure di variante urbanistica) da parte dei Comuni, di individuare aree e o edifici da riqualificare senza aggredire altro suolo, permettera' in poco tempo una ripresa del comparto edilizio, con scelte puntuali e dirette che renderanno le amministrazioni locali protagoniste della valorizzazione del proprio territorio, svolgendo un ruolo decisionale anche nelle scelte ambientali e paesaggistiche.
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