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Pubblicato il 08/12/2013 21:09

Quagliariello: salviamo l'Italia con le riforme

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Le ipotesi di un possibile asse tra Fi e Movimento 5 Stelle sulla vicenda Quirinale porta il ministro a difendere la scelta fatta da Alfano con la costituzione del Nuovo centrodestra

"Quello che abbiamo e' un governo non omogeneo politicamente ma nemmeno di larghe intese, e' un governo di emergenza nato dalla considerazione che il paese stava andando nel baratro della crisi economica e istituzionale. Quello accaduto negli ultimi giorni, la pronuncia della Corte costituzionale, non ha fatto altro che rafforzare questa nostra convinzione". Cosi' il ministro per le Riforme Geatano Quagliariello, intervenuto a Padova ad un incontro promsso dalla 'Associazione Realta' Veneta'. "Bisogna salvare il Paese - ha aggiunto - e non tornare piu' al tempo dello spread a 300, della troika, del rischio commissariamento". "Se riusciamo a salvare il Paese - ha insistito - possiamo anche fare le riforme che servono: la legge elettorale ma non solo, anche la riforma della burocrazia e del lavoro. E poi tagliare il numero dei parlamentari e risolvere l'incredibile bicameralismo. Questo dobbiamo fare nel 2014, ma se portiamo il Paese nel baratro di nuove elezioni a meno di un anno non salviamo niente".

Le ipotesi di un possibile asse tra Fi e Movimento 5 Stelle sulla vicenda Quirinale porta il ministro Gaetano Quagliariello a difendere la scelta fatta da Alfano con la costituzione del Nuovo centrodestra. "Queste sono le ragioni - ha detto - per cui non abbiamo aderito a Forza Italia, e' la conferma che abbiamo fatto bene. Ci aspettavamo che si prendesse una deriva estremista. Noi invece abbiamo sempre pensato che la forza dei moderati e' quella di coniugare battaglie caratterizzate anche da un radicalismo riformista, con quello che serve veramente al Paese". "Credo che se perdiamo di mano il Paese - ha concluso - sarebbe un danno per tutti".

"Ci aspettiamo che non ci siano piu' tatticismi e compaia la voglia di mettersi d'accordo per fare le riforme nel 2014. Ci aspettiamo un patto, e poi nel 2015 torneremo alle urne e torneremo ad essere avversari". E' quanto si aspetta il ministro per le riforme Gaetano Guagliariello dall'esito del voto per il rinnovo della segreteria del Pd. "Come seconda cosa - ha aggiunto, parlando ad un incontro pubblico a Padova - ci aspettiamo di mettere fine a quella guerra fredda civile che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni. Si puo' essere alternativi anche senza voler necessariamente distruggere il proprio avversario, trattandolo come un nemico da annientare. Noi il nostro l'abbiamo fatto, e abbiamo avuto coraggio, ora ci aspettiamo questo coraggio anche dall'altra parte"

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