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Pubblicato il 11/04/2015 08:08

Farina (Cisl) chiede il rilancio dell'ospedale di Penne

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 "La sterile quanto scontata discussione che oggi si incentra sulla chiusura o meno del punto nascita del Presidio Ospedaliero di Penne non fa altro che fornire ulteriori elementi per un suo possibile declassamento. Sembrera' paradossale ma chi oggi non sa misurarsi in maniera propositiva all'approccio della soluzione dei problemi ma, al contrario rimane ancorato al vecchio stereotipo quanto inadatto modello di esclusiva difesa e preservazione dello status quo, procura solo danno alla collettivita' che si pensa invece di salvaguardare con detti metodi". A prendere posizione e' la segreteriaprovinciale di Pescara della Cisl Fp in una nota a firma di Davide Farina. "Nella fattispecie - spiega - e' quanto sta accadendo oggi nella cittadina vestina. Tutti scendono in piazza per il mantenimento del punto nascita. Nessuno che dica come riorganizzarlo adeguandolo agli standard di sicurezza necessari e fissati oramai da circa 5 anni dal Governo nazionale in accordo con la Conferenza delle Regioni. E dietro questa stucchevole diatriba intanto l'ospedale muore e nessuno se ne accorge. E' gia' da alcuni anni che la Cisl Fp di Pescara interviene con sistematicita' e pubbliche denunce sulle criticita' che investono l'ospedale Vestino", dice Farina che ricorda anche "i punti di eccellenza costituiti dalle Unita' Operative di Chirurgia ed Ortopedia che, nel loro piccolo e per l'abnegazione di pochi e silenti professionisti che vi si dedicano anima e corpo, rappresentano un fiore all'occhiello da non disperdere anzi, al contrario, da mettere in luce e valorizzare. Su questi temi la Cisl Fp - conclude Farina - invita tutti gli interlocutori interessati: dall'Amministrazione Locale Municipale, alla Direzione Strategica della ASL di Pescara, alla stessa Regione Abruzzo e per finire anche ai quei sani portatori di interesse come Sindacati ed Associazioni a mettere in campo, ognuna per le competenze e titolarita' che esprime per il proprio ruolo ad attivarsi per un vero dibattito su quale e come debba essere riorganizzata la sanita' abruzzese per far si che si dia certezza, garanzia e soprattutto sicurezza a quel diritto costituzionalmente garantito quale la salute dei cittadini dell'area vestina".

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