A Pescara e' emergenza 'bivacco'. E' quanto sostiene il presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio, Armando Foschi, che, dopo un giro in città, chiede 'un intervento tempestivo e coordinato delle Forze dell'Ordine per un rimedio rapido', attraverso l'applicazione di un'apposita ordinanza sindacale gia' esistente.
Foschi sottolinea che 'Pescara ha gia' adottato da tre anni tutte le possibili ordinanze e misure per contrastare i fenomeni di degrado sociale, come quella contro la prostituzione, anti-vandali e writer e anche quella contro il bivacco nei nostri spazi pubblici, emanando un provvedimento che vieta il consumo di bevande alcoliche in tutte le zone aperte e di sdraiarsi o dormire nelle zone pubbliche e ha ricordato che ha scritto, lo scorso 3 agosto, al Prefetto e al Questore sollecitando un intervento.
'C'e' l'anziano di nazionalita' pakistana seduto da anni, ogni mattina, dinanzi alla sede di una banca in corso Vittorio Emanuele - riferisce Foschi al termine del giro -, c'e' l'uomo col gattino bianco al guinzaglio e il cappello ai piedi che dice che ha fame dinanzi alla sede dell'Ufficio Postale, sempre in corso Vittorio, sino ai nuovi bambini, forse di origine rom, ben vestiti e curati che, di pomeriggio, vengono sguinzagliati tra i tavoli di due tra i piu' noti bar del centro, tra i cittadini che prendono il caffe', per rubacchiare un pasticcino o una pizzetta ai tavoli'.
'Partendo dinanzi alle chiese e ai supermercati principali, sino agli angoli piu' frequentati della citta' - prosegue il presidente della Commissione -, ne ho contati almeno una trentina; volti ormai noti, che ogni giorno si accomodano, seduti a terra, o girovagando tra le auto ferme ai semafori, chiedendo soldi'.
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